Ignazio Marino bocciato su tutta la linea dai cittadini della Capitale: il Sindaco di Roma trova l’appoggio solo del 16% dei romani. Tale risultato, al di là del suo peggior incubo, è il risultato di un ventaglio di scelte percepite come scellerate dalla popolazione, ultima delle quali la registrazione delle nozze gay, affronto che ha scosso la cittadinanza ben oltre i confini dell’Urbe.
“La polemica sulle trascrizioni di matrimoni gay contratti all’estero da parte del sindaco Marino continua. La ‘celebrazione’ pubblica dei matrimoni gay in Campidoglio è stato semplicemente un evento propagandistico, in cui il sindaco ha cercato pubblicità con i media ed ha abusato del suo ruolo pubblico per fare politica.”
Afferma Antonio Brandi, Presidente di Pro Vita Onlus. E prosegue:
“I problemi della capitale son ben altri, il recente sondaggio di Swg lo conferma: solo il 16% dei Romani approva il lavoro della giunta capitolina; il trasporto pubblico è il servizio peggiore, rifiuti e decoro sono giudicati al collasso. L’appartenenza di un sindaco a uno schieramento politico non può giustificare l’uso strumentale delle istituzioni e del ruolo pubblico del sindaco stesso per iniziative di marketing politico.
A fronte di questi dati, anziché cimentarsi in operazioni illegali e di facciata come il registro delle unioni civili, il sindaco Marino dovrebbe occuparsi dei reali problemi dei romani”.
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Redazione