Un nuovo rapporto curato dalla Georgetown University getta le basi per i prossimi passi in materia di educazione sessuale per i minori: inserire un percorso all’interno della scuola, obbligatorio, in cui si affrontano temi sessualmente espliciti sin dai 10 anni d’età, distribuendo contraccettivi agli alunni senza il consenso dei genitori.
Secondo i ricercatori questo sarebbe necessario per due ordini di motivi: la giovane età permetterebbe agli educatori di influenzare definitivamente le menti dei ragazzi ed il contesto scolastico li preserverebbe dalle cattive influenze della famiglia.
“Il desiderio dei genitori di proteggere i loro figli è spesso esercitato attraverso la regolamentazione e il monitoraggio del comportamento” e questo sarebbe un male, sempre secondo quest’amabile ricerca, in quanto i minori sarebbero sottoposti a regole legate al genere d’appartenenza, abituandoli da subito ad essere un uomo od una donna a seconda del loro sesso.
La ricerca va, ovviamente, a braccetto con le strategie poste in essere da Planned Parenthood che mira ad una sempre maggior diffusione del sesso libero ed all’agevole utilizzo di contraccettivi pre e post coitali, oltre all’aborto, tutte cose da cui trae i suoi profitti milionari.
Redazione
Fonte: LifeSiteNews