Un’ennesima sentenza, in Scozia, calpesta la libertà di coscienza, quindi la libertà religiosa, vietando l’obiezione di coscienza alle ostetriche e a tutto il personale paramendico che quindi è costretto ad assistere i medici che praticano gli aborti.
Assistere a un aborto vuol dire, per esempio, che i paramendici devono accertarsi che tutte le parti del bambino, che viene estratto dal grembo della madre, siano state eliminate, ricomponendo un macabro e pietoso puzzle, in modo da evitare che qualche residuo del povero corpicino rimanendo all’interno possa fare infezione.
Le ostetriche scozzasi, condannate dal giudice nazionale, hanno detto che faranno ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.
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Redazione