... anzi non è una novità l’omofobia diffusa – e mai stigmatizzata né da Scalfarotto, né dai suoi sodali – che si scaglia in modo spesso violento nei confronti degli omosessuali non allineati.
Perché non tutti gli omosessuali si riconoscono nell’ideologia di Arcigay e compagnia (Cassero, Circoli Mieli, ecc.).
Non sia mai, poi, che qualche omosessuale desiderasse intraprendere un cammino di fede, o coltivare la virtù della castità: la furia degli omofobi si scatena.
Abbiamo già denunciato diverse volte questa discriminazione, che trova il proprio avvallo anche in seno al Parlamento Europeo.
In merito Assuntina Morresi ha scritto su l’Occidentale: “Spieghiamo, per essere sicuri di essere compresi da tutti, che si tratta di persone omosessuali che vogliono esercitare il proprio diritto all’autodeterminazione, e che, invece di sfilare in piazza con piume e paillettes, far celebrare il proprio matrimonio dal sindaco Marino, o andare in Ucraina per diventare padri ricorrendo all’utero in affitto, preferiscono ritrovarsi insieme per parlare e pregare, e per fare questo preferiscono addirittura rivolgersi a un prete cattolico piuttosto che ai dirigenti di Arcigay.
Questa faccenda risulta intollerabile ai sedicenti paladini dei diritti civili e ai democratici sostenitori delle libertà di alcuni (ma non di tutti). Un giornalista dell’Espresso si è quindi intrufolato sotto falsa identità in uno di questi gruppi (gemmati dall’associazione americana “Courage”), e ha pubblicato un articolo sullo svolgimento degli incontri, dimostrando per l’ennesima volta – se ancora ce ne fosse bisogno – la palese inutilità dell’esistenza di quella istituzione chiamata Garante della privacy”.
Sono seguiti gli attacchi mediatici al vescovo di Reggio Emilia, Mons. Camisasca, dei quali abbiamo accennato qui.
Conclude la Morresi: “Suona sempre più forte l’allarme per la libertà di parola, di pensiero e di associazione nel nostro paese, con un’ultima domanda: con la legge Scalfarotto (approvata alla Camera ma per ora incagliata al Senato), gli omosessuali che si ritrovano in queste associazioni, sarebbero puniti come omofobi?”.
Redazione