Apprendiamo da questo sito che l’avvocato Taormina è stato condannato a pagare 10.000 euro di risarcimento all’associazione LGBT Lenford per aver detto alla “Zanzara” che non assumerebbe mai un omosessuale nel suo studio.
Omofobia . E’ stato punito anche senza che la legge Scalfarotto sia stata approvata, ergo la legge Scalfarotto non serve a niente.
La cosa più interessante, però, è che lo stesso articolo dice orgogliosamente che al gay village di Roma, sotto la direzione artistica di Vladimiro Guadagno (in arte Luxuria), si tiravano le freccette su poster ritraenti personaggi ritenuti omofobi tra cui il succitato avvocato.
Morale: Taormina non può dire che non assumerebbe un gay; i gay possono incitare alla violenza e al disprezzo di Taormina (e se ne vantano).
Questa sì, che è giustizia.
Francesca Romana Poleggi