29/10/2015

Omofobia – La Puglia aderisce a Ready

Contro l’omofobia la Puglia è in prima linea.

Anziché aspettare il dibattito in Consiglio regionale, il governatore Michele Emiliano ha anticipato la discussione facendo votare in giunta l’adesione della Regione a Ready, la rete degli enti locali impegnata contro le discriminazioni derivanti dall’orientamento sessuale degli individui.

Sul Corriere del Mezzogiorno leggiamo che Emiliano ha voluto evitare il dibattito sulla mozione, presentata dal Pd, che chiedeva alla giunta di attivarsi per l’iscrizione a Ready. In pratica, il governatore pugliese ha chiuso le porte ad ogni forma di dialogo per imporre la sua linea, quella del suo partito e della lobby LGBT.

Il centrodestra locale ritiene l’adesione alla rete come il cavallo di Troia per l’introduzione della teoria gender in Regione. E allora meglio non far parlare le opposizioni.

«Già come sindaco di Bari — ha dichiarato Emiliano — avevo aderito alla rete Ready ottenendo in questo modo dalle altre amministrazioni comunali e regionali un fondamentale contributo in termini di esperienza e buone prassi amministrative in funzione delle attività di contrasto a tutte le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere. Sono stato dunque felice di poter accogliere le richieste della maggioranza di centrosinistra, condivise anche dal Movimento 5 stelle e di una consigliera di Forza Italia che ringrazio per aver determinato in tal modo l’adesione della Regione Puglia a questa importante rete di amministrazioni anti discriminazioni». Certo che parlare di lotta alla discriminazione nella Regione che ha avuto come governatore Nichi Vendola fa un po’ ridere...omofobia

Il governatore ha dedicato la decisione della giunta «a tutte le persone vittime di omofobia e transfobia e in particolare alle vittime pugliesi di ogni forma di violenza e discriminazione, in nome di Antonio Intellicato».

Intellicato è il quarantenne di Cerignola che, secondo la propaganda Lgbt, si è suicidato lo scorso mese di luglio perché vittima di omofobia. L’uomo era stato oggetto di violenza, anche da parte del fratello, questo è vero. E non si può non condannare tutto ciò. Ma quali siano i veri motivi del tragico gesto, in realtà, nessuno può confermarlo con certezza. Da quanto sappiamo, infatti, Intellicato non ha lasciato alcun testo scritto in cui spiega perché si è suicidato. Ma l’importante è sostenere il movimento omosessualista. Il resto non conta. E le opposizioni stiano zitte.

Redazione

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