Ogni occasione è buona per denunciare a gran voce l’omofobia.
Che poi la stessa omofobia non sia un’emergenza in Italia, per ammissione dello stesso UNAR (o di Repubblica), non conta; che i veri perseguitati e bullizzati dentro e fuori le scuole appartengano a ben altre categorie, è irrilevante.
Come abbiamo visto in passato, di casi gonfiati ad arte ce ne sono stati parecchi. Tanti che hanno fatto perdere credibilità alle “denunce” continue e martellanti di certi siti web. La favola del pastorello e il lupo non ha insegnato niente, a certe persone. Oppure non la conoscono visto che non è edita da Lo Stampatello ...
Un ricco omosessuale è stato ucciso? Omofobia. Quando poi si scopre che è stato l’amante insoddisfatto, ovviamente, la cosa passa sotto silenzio.
I vandali scrivono sui muri “Tizio str..”, Caio “porco” o altri epiteti ingiuriosi e la cosa viene ignorata (i vandali andrebbero stigmatizzati e puniti perché vandali. Con le aggravanti in caso di volgarità, diffamazione, ecc.). Ma se a Sempronio qualcuno dice o scrive “fro...”, allora, apriti Cielo! E’ omofobia! Le scuole nel raggio di 100 km dal luogo in cui si è verificato il caso vanno bombardate a tappeto da corsi di “educazione alla parità di genere” tenuti dall’Arcigay.
Viceversa, capita che vengano scritte frasi che inneggiano alla violenza (tipo il “Sentinelle appese” apparso nei pressi del luogo dove si è tenuta la veglia spezzina di ieri, 8 novembre), ma nessuno grida, si offende, si preoccupa... Hanno quasi ragione a voler “appendere” le Sentinelle: il loro silenzio è omofobia pura, violenta e cattofascista...
Come, certamente, “so’ ragazzi” quei “poverini” che hanno ferito un poliziotto e hanno messo a fuoco la stazione di Bologna in occasione della manifestazione della Lega (sempre ieri). Se non c’è omofobia, il resto, va bene tutto. Tutte le altre “fobie” sono buone e giuste. Anche le persecuzioni nei confronti degli omosessuali non allineati.
Redazione
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