Twitt, messaggi, dichiarazioni facebook: le Istituzioni si iscrivono alla gara a chi combatte meglio l’omofobia. Con qualche scaramuccia interna.
La giornata inizia con il cinguettio del cybernauta Presidente Renzi: “Giornata mondiale contro l’omofobia. C’è ancora molto da fare, anche in Italia Stop Omofobia”.
Rilancia via telegramma all’On. Scalfarotto dal Colle, Napolitano “In occasione dell’ottava giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia, istituita per l’iniziativa del Parlamento Europeo nel 2007, desidero esprimere la mia vicinanza a quanti sono vittime di aggressioni e di atti di discriminazione, più o meno latente, basata sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere delle persone. Ne sono stati testimonianza tragici episodi di rinuncia alla vita da parte di giovani umiliati e offesi”
Procede in senso generale sempre Napolitano “L’ostentazione in pubblico di atteggiamenti di irrisione nei confronti di omosessuali è inammissibile in società democraticamente adulte”.
Risponde prontamente Scalfarotto: “Ringrazio di cuore il presidente della Repubblica per la sua costante e personale partecipazione a questioni che coinvolgono moltissimi nostri concittadini che hanno un unico desiderio: vivere in libertà, dignità e uguaglianza di opportunità e diritti la propria vita privata e professionale. È ora però assolutamente indispensabile che il Senato approvi senza ulteriori indugi il disegno di legge a contrasto dell’omofobia e della transfobia approvato già a settembre dalla Camera”
Non poteva mancare lei, la Presidente della Camera, Laura Boldrini: “Il tempo è più che scaduto, la politica non può più ignorare”. “Società e business sono molto più avanti della politica. Lo dico con amarezza. Non è un segnale lusinghiero per politica e istituzioni. Bisogna riempire il vuoto, andare avanti, vivere la diversità come un fattore che arricchisce. Non è possibile che la nostra società sia così impaurita dalla diversità”
C’è spazio anche per le polemiche interne via facebook, diamo la parola a Vendola: “Caro Matteo Renzi, è vero, c’è ancora molto da fare sull’omofobia: per esempio cacciare il partito degli omofobi e dei sepolcri imbiancati dal tuo governo e dalla tua maggioranza, quel partito che blocca ogni riforma sui diritti civili e fa quotidianamente battaglie oscurantiste”.
E mentre questi chattano, twittano, postano su fb… le famiglie aspettano di sapere se i figli delle prossime generazioni potranno ancora sperare di avere un padre ed una madre.
Redazione