Uno squarcio sul futuro? Come funzionerebbe il mondo con vigente il reato d’omofobia?
Abbiamo avuto un’anteprima a Trento, con il caso della docente lesbica di un Istituto scolastico privato e cattolico che ha fatto urlare ai quattro venti di esser stata licenziata per il suo orientamento sessuale.
“In realtà la prof, che ha lanciato le sue accuse conservando l’anonimato, non è stata licenziata.” dichiara in una nota pubblica l’On. Eugenia Roccella “Le è semplicemente scaduto il contratto, insieme ad altri 30 insegnanti, e, come agli altri, non le è stato rinnovato causa situazione di crisi economica.”
“Alle scuole paritarie peraltro, come ai sindacati e ad altri enti definiti di tendenza, si riconosce un’esplicita necessità di selezione del personale sulla base di una condivisione dei contenuti. Per intenderci, la Cgil non assumerà mai un militante di destra, e nessun magistrato lo potrà considerare un atto discriminatorio. Ma il punto è un altro: gli altri trenta insegnanti, tra cui magari ci sono padri e madri di famiglia in situazione di maggiore necessità, sono rimasti nel cono d’ombra dell’irrilevanza, e solo per l’anonima signora è stata scatenato l’inferno. Se fosse già operante una norma anti-omofobia probabilmente la docente lesbica avrebbe potuto ricorrere in tribunale, e gli altri no. A meno di non dichiararsi tutti omosessuali discriminati.”
Redazione