Sul ddl omofobia la Lega Nord, tramite il proprio capogruppo Maurizio Fugatti, interviene ponendo l’accento su due aspetti molto pratici: le questioni legate al lavoro e la copertura finanziaria di tutte le previsioni contenute nel ddl.
Il ddl chiede la creazione di un codice comportamentale dei dipendenti provinciali e dei propri enti strumentali tramite corsi di formazione, non meglio definiti, tesi a rendere il loro approccio maggiormente gay friendly.
Si parla inoltre anche di forme di propaganda e campagne informative, ovviamente a carico della provincia.
Oltre al piano di mero contenuto –stando che queste iniziative non hanno ragione d’esistere a giudizio di Fugatti- sulle norme del ddl omofobia non è prevista alcuna copertura finanziaria e sul tale problema non è nemmeno iniziata un’analisi.
Redazione