18/09/2014

Omofobia / Trentino – Presentazione in Consiglio del primo firmatario

La relazione di maggioranza si è incentrata sulle ragioni che hanno portato a presentare il ddl di contrasto all’omofobia: il relatore di maggioranza –Detomas (UAL)-  denuncia il moltiplicarsi delle morti a causa della discriminazione di genere e del bullismo omofobico.

Questo non trova corrispondenza nei numeri: sia a livello trentino che nazionale, come ben sappiamo, non esiste un’emergenza omofobia, però, secondo il primo firmatario Mattia Civico del PD, “non bisogna utilizzare statistiche ed analisi, ma parlare e concentrarsi sulle persone omosessuali, transessuali e intersessuali”.

Il  Consigliere che asserisce che il disegno di legge viene riassunto da una canzone,  “Quello che non” di Guccini:

Non siamo una strada né malinconia, un treno o una periferia,

non siamo scoperta né sponda sfiorita, non siamo né un giorno né vita...

 Non siamo la polvere di un angolo tetro, né un sasso tirato in un vetro,

lo schiocco del sole in un campo di grano, non siamo, non siamo, non siamo...

Sarà alta poesia, per alcuni, ma non ci pare concreta proposta di legge...

I contenuti, secondo Civico, sarebbero in linea con i valori tradizionali della famiglia tanto che, a suo dire “non vedo contraddizione tra l’essere il primo firmatario della legge provinciale sul benessere familiare ed essere il primo firmatario per la legge sull’ omofobia ”.

Civico chiude ringraziando i veri ispiratori del ddl, Paolo Zanella e Donatello Baldo dell’Arcigay e Michela Papette, presidente dell’Arcilesbica ed i “firmatari del DDL Lorenzo Baratter (PATT), Gianpiero Passamani (UPT), Giuseppe Detomas (UAL), Manuela Bottamedi (M5S) che hanno accettato le contraddizioni del percorso legislativo perché non ci sono verità univoche.”

Redazione

 

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