Il Comitato nazionale di Bioetica è intervenuto ieri a Trento con un incontro pubblico con gli studenti dell’Ateneo del capoluogo alpino per parlare di diritti civili e del rapporto tra legislazione e morale. Impossibile non strizzare l’occhio all’attualità e quindi, dopo aver affrontato temi di naturale richiamo al giusnaturalismo, l’attenzione si è fermata sull’ omogenitorialità .
Chiara la presa di posizione dei membri del Comitato presenti:
“Le libertà individuali vanno tutelate al massimo, ma per me non esiste un diritto al figlio” ha dichiarato Salvatore Amato “E voglio sottolineare che bisogna sapere bene a cosa si va incontro anche nel caso dell’adozione.”
“Bisogna guardare nell’ottica di garantire al meglio un’esistenza a chi nasce. Non dobbiamo fare un esperimento sulla pelle delle persone, bisogna applicare il principio di precauzione.”
Siamo arrivati al punto in cui fa notizia sentire frasi in cui viene definito normale avere una mamma ed un papà e si mette quantomeno in dubbio considerare normale l’ omogenitorialità.
“Io metterei in guardia” afferma Grazia Zuffa del Comitato “dal mutare i desideri in diritti.”
Redazione
Fonte: Il Trentino