Continua nel 2016 l’attività di indottrinamento all’omosessualismo avviata già nel 2014 nelle scuole superiori di Siracusa.
Con la solita scusa della lotta alle discriminazioni, e per fare una “sana” educazione sessuale, l’Arcigay e i suoi attivisti salgono in cattedra a spiegare agli studenti delle classi terze e quarte superiori (quindi non ancora maggiorenni) quanto è bello il sesso omosessuale.
Il progetto “Scuola Arcobaleno” è stato avviato fin dal 2014 con la benedizione, ovviamente, dell’assessorato alle pari opportunità del Comune di Siracusa.
Il bello è che per ammissione esplicita della Rete degli Studenti Medi (che collabora strettamente con l’Arcigay di Siracusa) questi corsi, tenuti da docenti tanto illustri e competenti, sono stati decisi in adempimento a quanto previsto dalla legge 107/2015, detta della “Buona Scuola”: e pensare che noi – come molte altre associazioni volte alla tutela dei minori e del diritto dei genitori a educare i figli su temi tanto delicati – non abbiamo fatto altro che controbattere a coloro che continuavano a dire che “No, nella “Buona Scuola” non c’è apertura all’ideologia gender”... infatti. L’omosessualismo è solo uno dei risvolti dell’ideologia gender. E, in adempimento alla legge 107/2015, l’Arcigay direttamente entra in classe a fare educazione sessuale ai ragazzi di 16 anni.
Se poi andiamo ad approfondire, nelle scuole di Siracusa la propaganda ideologica LGBT è cominciata ancor prima: già nel 2008. Ciò risulta dalle pubblicazioni dell’associazione Stonewall, che già in quegli anni portava dalla “monocultura eterosessuale alla democrazia affettiva” i giovani siracusani. Insomma, l’omosessualità è democratica e l’eterosessualità no. Essere gay o lesbiche è decisamente meglio che essere attratti da persone del sesso opposto.
Questo è l’omosessualismo. Questa è propaganda ideologica, tesa – nella fattispecie – alla corruzione di minori.
Redazione