01/12/2014

Omosessualismo, diritti umani e liste di proscrizione

Gli ideologi dell’ omosessualismo sono potenti, ricchi e ben posizionati, e segnano “sulla lavagna i buoni e i cattivi”.

L’Ossevatorio della Nuova Bussola Quotidiana ci informa che, dopo che  il Ceo della Apple, Tim Cook,  si è dichiarato gay, la fondazione Human Rights Campaign, per la quale i diritti umani sono solo quelli dei gay, ha iscritto la Apple nella lista delle società “buone”, LGBT friendly.

Infatti detta fondazione tiene costantemente aggiornato il Corporate Equality Index, un libro bianco dove sono inseriti i nome delle aziende gay friendly. La Apple, con altre 306 aziende (tra cui Chevron, General Motors, General Electric, Ford, AT&T, Federal National Mortgage Association, CVS Caremark, McKesson, HP, UnitedHealth Group, JPMorgan, Cardinal Health e IBM) sono dunque nella lista dei “buoni”.

Per le società che invece fossero messe all’indice, da questi salomonici giudici, sono guai. Le liste di proscrizione del buon vecchio Silla  sono tornate di moda. A differenza del famoso generale e dittatore romano (presentato da quasi tutti i testi scolastici di storia come un “cattivo”), coloro che gestiscono questi elenchi sono a loro volta “buoni”.

Magari sono un po’ ignoranti su cosa siano i diritti umani, e non si rendono conto che – come abbiamo già spiegato per esempio qui – le persone LGBT hanno in comune solo determinate scelte individuali e sociali: le decisioni in merito sono decisioni politiche che non hanno nulla a che vedere con discriminazione e diritti negati.

Redazione

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