Un esercizio di sterilizzazione di massa: i medici del Kenya trovano un agente anti-fertilità nel vaccino contro il tetano distribuito dall’ONU.
L’antigene, che provoca aborti, è stato scoperto in un vaccino somministrato finora a un milione di ragazze e donne da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e dall’UNICEF. Il programma prevede la somministrazione di 1milione e 300mila dosi, ancora.
Il test è stato eseguito in laboratori del Sud Africa. Risulta positivo per l’antigene HCG, ha detto il Dott Muhame Ngare, della Misericordia Medical Centre di Nairobi a LifeSiteNews.
Il governo kenyota è connivente: ministro della salute James Macharia ha dichiarato: “Mi sento di raccomandare a mia figlia e moglie di prenderlo perché sono certo che non ha effetti negativi sulla salute.” Da ciò si desume , quindi, che NON l’ha fatte vaccinare, finora!
L’HCG è stato trovato in tutti e sei i campioni inviati dal’Università di Nairobi in Sud Africa. I vescovi ed i medici avvertono le donne che l’iniezione di HCG imita un ormone naturale prodotto dalle donne in stato di gravidanza, e induce l’organismo a sviluppare anticorpi contro di essa. Quando restano incinta, si innesca la produzione di tali anticorpi che causano un aborto spontaneo.
La tecnica razzista e denatalista dell’ONU non è nuova: questa vaccinazione (con cinque iniezioni) è stata utilizzata in Messico nel 1993 e in Nicaragua e nelle Filippine nel 1994. Gli aborti si sono cominciati a verificare tre anni dopo. E’ per questo che le donne ora restano incinte e quindi apparentemente i vaccini sembrano innocui.
E’ inoltre sospetto il fatto che questa campagna anti-tetano sia stata pubblicizzata in modo più sommesso e che le dosi che non vengono iniettate nei centri vaccinazioni sono immediatamente portate via dai funzionari dell’OMS. Perché non le lasciano ai centri come fanno sempre?
Brian Clowes di Human Life International ha detto a LifeSite News che l’OMS non è stata coinvolta nelle campagne in Nicaragua, Messico e Filippine: la vaccinazione era stata realizzata da organizzazioni come United Nations Population Fund (UNFPA) e USAID.
Lo spirito della Margaret Sanger è ancora vivo e forte all’ONU e nelle sue agenzie “umanitarie”: sotto un’aureola quasi di santità, esse, consumando ingenti ricchezze per il loro mantenimento, veicolano l’ideologia neomaltusiana, denatalista, eugenetica e razzista, che vorrebbe il mondo popolato da pochi, ricchi, bianchi , sani e belli... come Bill Gates e sua moglie.
Francesca Romana Poleggi