Governo “nuovo”, stesse inclinazioni.
Così, dopo l’apparente stop alla diffusione degli opuscoli “Educare alla diversità” nelle scuole, il neo Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Sesa Amici riapre il capitolo.
In risposta ad un’interpellanza parlamentare di SEL –di cui anche noi di Provita avevamo dato notizia-, i cui esponenti politici si dicevano preoccupati dell’improvviso rallentamento nella distribuzione dei libelli che educano insegnanti ed alunni all’ideologia gender e chiedevano ragione di questo, il Sottosegretario Amici li tranquillizza affermando che il nuovo Governo ha molto a cuore la questione ed intende promuovere tutti gli strumenti atti a porre in essere una politica di inclusione.
Andando nello specifico, Amici garantisce che la diffusione del materiale prodotto dall’UNAR riprenderà dopo una specifica valutazione da parte di un Comitato attuativo paritetico, così come previsto dal protocollo d’intesa tra Ministero dell’Istruzione e Ministero delle Politiche Sociali.
Un “comitato” di cui non è dato sapere altro: il Sottosegretario non si dilunga, non ne spiega l’effettiva composizione. C’è tutto il rischio che questo sia l’ennesimo specchietto per le allodole finalizzato a legittimare in modo strumentale un’impostazione ideologica, quella GLBT unita alla “sessualizzazione” di massa, che altrimenti non troverebbe grande apprezzamento nella società e nelle famiglie.
La patata bollente è stata presa in mano da Gianfranco Amato, Presidente dei Giuristi per la Vita, che, come afferma sulle pagine di “Avvenire”, intende andare sino infondo alla questione del “comitato attuativo paritetico”, per scongiurare che, usciti dalla finestra, gli opuscoli dell’UNAR rientrino dalla porta principale grazie alle politiche falsamente inclusiviste del nuovo Governo.
Per chi volesse approfondire l’argomento, qui vi è un piccolo estratto della documentazione a riguardo:
Testo dell’INTERPELLANZA 2-00413 presentata da deputati del SEL
Il RESOCONTO STENOGRAFICO CAMERA DEI DEPUTATI 7 MARZO 2014
L’articolo di Gianfranco Amato su AVVENIRE 9 MARZO 2014
Redazione