Il fenomeno eutanasia nei Paesi Bassi ha raggiunto livelli impressionanti.
Non tanto e non solo per i numeri assoluti, in costante aumento di anno in anno (siamo arrivati a 4829 persone uccise tramite eutanasia, nel 2013) ma per la diffusione capillare della cultura della morte: l’ eutanasia viene sempre più percepita come una delle opzioni in campo e non un’eccezione, anche per i bambini sotto i 12 anni.
Ottengono di morire grazie alle amorevoli cure del servizio sanitario anche persone sane, come il caso di una donna che non voleva più vivere in una casa di cura od addirittura una signora ossessionata dall’igiene personale che, perdendo progressivamente la vista, era terrorizzata all’idea di non riuscire a tenere pulita la casa ed i propri vestiti.
Nei Paesi Bassi sono state istituite anche sei squadre mobili per praticare l’ eutanasia alle persone la cui richiesta era stata rifiutata dal medico curante.
La morte a domicilio, praticamente.
Possiamo proprio dire che aveva ragione il prof. Boer nel sostenere che, una volta che il genio è uscito dalla bottiglia, non è possibile tornare indietro.
L’inferno dei Paesi Bassi deve fungere da monito per tutti quegli Stati dove si sta pensando di legalizzare l’ eutanasia : questo è quanto potrà avvenire.
Redazione
Fonte: LifeSiteNews