Papa Francesco, nell’Udienza Generale di questa mattina, si esprime nuovamente sull’aborto, uno dei temi centrali della sua catechesi sul quinto comandamento: «Non uccidere».
Riportiamo, dunque, dal sito ufficiale della Santa Sede, le sue forti e molto chiare dichiarazioni a riguardo.
Un approccio contraddittorio consente anche la soppressione della vita umana nel grembo materno in nome della salvaguardia di altri diritti. Ma come può essere terapeutico, civile, o semplicemente umano un atto che sopprime la vita innocente e inerme nel suo sbocciare? Io vi domando: è giusto “fare fuori” una vita umana per risolvere un problema? E’ giusto affittare un sicario per risolvere un problema? Non si può, non è giusto “fare fuori” un essere umano, benché piccolo, per risolvere un problema. E’ come affittare un sicario per risolvere un problema.
Da dove viene tutto ciò? La violenza e il rifiuto della vita da dove nascono in fondo? Dalla paura. L’accoglienza dell’altro, infatti, è una sfida all’individualismo. Pensiamo, ad esempio, a quando si scopre che una vita nascente è portatrice di disabilità, anche grave. I genitori, in questi casi drammatici, hanno bisogno di vera vicinanza, di vera solidarietà, per affrontare la realtà superando le comprensibili paure. Invece spesso ricevono frettolosi consigli di interrompere la gravidanza, cioè è un modo di dire: “interrompere la gravidanza” significa “fare fuori uno”, direttamente.
Pur essendo ovvio che un Papa la pensi in questo modo sul tema dell’aborto (e dell’eutanasia), di questi tempi è sempre più necessario ribadire persino l’ovvio. In ogni caso, non serve essere credenti, né cattolici, né seguaci del Papa, per condividere in pieno queste sue dichiarazioni, perché ha detto la pura e semplice verità.
Redazione
Le associazioni pro life ringraziano il Papa: Avvenire; Vita News
Ecco il video dell’Udienza da Aleteia