E’ sempre interessante sapere che fine fanno i soldi dei contribuenti.
Grazie alle leggi sulla trasparenza qualche notizia trapela. Non tutto, naturalmente. Ma, per esempio, “cliccando” su governo.it si puo’ sapere come il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri (le maiuscole sono d’obbligo) disponga gli stanziamenti a sua disposizione.
Un caso emblematico, quello del 3 maggio scorso, diligentemente messo in rete da qualche addetto di tale Dipartimento.
Nella nota protocollata 0003835, si legge che “dopo attenta valutazione da parte dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali” (maiuscole sempre d’obbligo) “è stata ritenuta economicamente congrua” la proposta di “conferire formale incarico” all’ “Associazione Movimento Italiano Transessuali” (maiuscole d’obbligo) “per la realizzazione di due seminari ad un workshop nell’ambito della IV edizione del Cinema Transessuale “Divergenti” (maiuscole d’obbligo) dedicato alla narrazione e rappresentazione dell’esperienza transessuale e transgender”.
Seguono le modalità, la determinazione del corrispettivo (5940 euro) e le firme del Cons. Avv. Patrizia De Rose – per il Dipartimento per le Pari Opportuni Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri – e dell’ignoto legale rappresentante del “mit Movimento Identità Transessuali” di Bologna. (Maiuscole sempre evidentemente d’obbligo).
Che per questo governo di camerieri le “pari opportunità” da tutelare siano in particolare quelle dei cosiddetti diversi, lo attesta lo stesso rilievo che il sito del Dipartimento offre – rispetto ad esempio ai temi sulla tratta di esseri umani, sulla violenza o sulla discriminazione alle donne – ai cosiddetti “LGBT” (per loro maiuscole sempre d’obbligo, evidentemente soprattutto per Lesbiche Gay Bisessuali e Transgender). Ecco: notizia d’apertura, incorniciata e in grassetto. Che qui di seguito Vi riportiamo integralmente
LGBT, Guerra: “Linee Guida semplice strumento per riflettere sulle discriminazioni”
“Mi fa piacere che il dibattito sulla condizione delle persone LGBT in Italia abbia preso tanto vigore e sollevato l’attenzione sul delicatissimo tema della discriminazione” così commenta il Viceministro Guerra le reazioni apparse sui media e sul web all’indomani della pubblicazione delle “Linee Guida per una informazione rispettosa delle persone LGBT”
Tanto per chiarire cotanta ViceMinistro (notate le maiuscole) Maria Cecilia Guerra, piddina da Nonantola, è la stessa che si dichiara non soltanto a favore delle unioni tra omosessuali, ma anche al diritto di questi di adottare un bambino.
Forse hanno ragione i giovani Italiani. Meglio emigrare.