La pedofilia è una delle più orride e inquietanti piaghe aperte della nostra società.
Da un lato è in atto un subdolo – e neanche tanto velato – tentativo di sdoganamento: basti ricordare che l’Oms sta pian piano “normalizzando” tutte le perversioni e le parafilie; dall’altro, però, c’è chi combatte – e vince – contro gli orchi.
Oltre a questo, quando si parla di pedofilia non va dimenticata la pedopornografia: la differenza tra chi pratica la pedofilia in concreto e chi la “guarda” su internet è infatti davvero sottile.
A Sesto Fiorentino, per esempio, è stato arrestato un assistente sociale che si occupava di minori e di salute pubblica, ma deteneva un grande quantitativo di materiale pedopornografico. Tra il materiale sequestrato ci sono anche video di abusi di neonati. In totale sei persone sono state arrestate in tutta Italia (fonte: fanpage.it).
Accanto a questa notizia, eccone un’altra, altrettanto agghiacciante: 103 video pedopornografici sono stati intercettati e cancellati dalla Polizia postale. Si trovavano sulla piattaforma www.gounlimited.to, che è stata costretta a collaborare con l’associazione Meter onlus di don Fortunato Di Noto per sanare la situazione.
L’agenzia Sir riporta una dichiarazione di don Di Noto: «In pochissime ore la segnalazione è stata accolta, immediatamente inoltrata ai responsabili e trattata». Prosegue Sir: «La piattaforma gounlimited.to ha dovuto inserire un ammonimento nel quale si afferma: “Entro 12 ore saranno rimossi tutti i materiali ‘child porn’ caricati e il vostro indirizzo Ip sarà bloccato permanentemente. Siamo contro chi abusa dei bambini». «I bambini coinvolti – prosegue la nota di Meter – sono di età compresa tra i 4/6 anni fino a 13 anni. In alcuni casi gli stessi autori degli abusi si riprendevano in viso, sfidando l’impunità e la impossibilità di essere individuati».
Meter onlus, con la quale anche ProVita ha avuto modo di collaborare per la realizzazione di un numero della nostra rivista mensile (qui per sfogliarne alcune pagine e richiederla), sta svolgendo un lavoro immenso e importantissimo nel contrasto alla pedofilia e pedopornografia. A dirlo sono i numeri: in poco più che vent’anni di attività «sono stati monitorati in tutto il mondo più di 170.000 siti puri di pedofilia e pedopornografia». In aggiunta a questo, prosegue di Noto, «negli ultimi anni sono state più di 20 le operazioni di Polizia (nazionale e internazionale) dopo le puntuali e dettagliate segnalazioni che hanno portato a centinaia di arresti, migliaia di indagati e anche diversi bambini individuati (a distanza di anni dell’abuso)».
Insomma, quello della pedofilia e della pedopornografia è un mondo sommerso ma – purtroppo – fertile e che raccoglie sempre nuovi membri: per contrastarlo occorre dunque un lavoro costante, senza sosta, nel silenzio e talvolta nell’indifferenza generale... ma l’innocenza dei bambini vale più di qualsiasi altra cosa e, assieme a Di Noto, anche noi ci auguriamo che le strategie di contrasto diventino sempre più capillari ed efficaci.
Redazione