Sono sempre di più i piccoli colpiti dall’efferato crimine della pedofilia e delle pedopornografia e i dati diffusi dalla Polizia Postale fanno emergere un quadro inquietante e allarmante.
Nel solo 2021, infatti, sono stati 5.316 i casi di pedopornografia trattati dalla Polizia Postale, con un incremento, rispetto all’anno precedente, di ben il 47%. Un dato che si va a sommare al numero dei minori approcciati in Rete da adulti “abusanti”: 531. Per quanto riguarda le fasce d’età più a rischio i bambini maggiormente in pericolo sono quelli tra i 10 e i 13 anni, ma l’aumento esponenziale dell’adescamento sul Web ha interessato anche la fascia dei piccolissimi minori di 9 anni.
La pandemia, come riportato dal dossier di Save the Children ma come denunciato nei mesi scorsi anche da Pro Vita & Famiglia, ha influito su questo drammatico scenario, complice una maggior facilità – per i più piccoli – di usare le nuove tecnologie e accedere a internet, nonostante i limiti di età imposti – ma solo formalmente – dai principali social network. La Polizia Postale, infatti, ha evidenziato come il rischio è più alto nell’utilizzo di social e servizi di messaggistica istantanea, mentre sembra pressoché uguale l’adescamento verso maschi e femmine.
Al centro del fenomeno criminale ci sono poi i videogame online, soprattutto quelli incentrati su giochi di ruolo. I criminali pedofili, infatti, concentrano la loro azione proprio sulle piattaforme di gaming, sfruttando le chat e i messaggi diretti per adescare e agganciare più facilmente i minori.
Associazionismo e forze dell’ordine si sono dunque dati da fare in questi mesi per cercare di prevenire il fenomeno e stare accanto ai genitori, spesso senza armi per contrastarlo. Pro Vita & Famiglia ha denunciato l’aumento del 132% degli adescamenti dei minori online nel periodo della pandemia, divulgando un video per suggerire a genitori e adulti alcuni metodi per arginare il fenomeno, così come un secondo spot di sensibilizzazione per non abbassare la guardia. A tal proposito, inoltre, sempre la Onlus sta portando avanti una raccolta firme per chiedere all’Agcom di adottare – e far adottare dalle compagnie telefoniche - misure più stringenti possibili per proteggere bambini e adolescenti, come la verifica dell'età tramite documento di identità e il parental control obbligatorio sui dispositivi.
Anche il dossier pubblicato Polizia Postale - in collaborazione con Save the Children - funge come guida per i genitori. Il documento, infatti, contiene tre sezioni, ciascuna dedicata a genitori di diverse fasce d'età: di bambini fino ai 6 anni, di 6-10 anni, di 11-13, ognuna con la descrizione delle esperienze specifiche di ogni età, e con le sfide educative per gli adulti oltre a consigli sulle problematiche principali del fenomeno.