La pedofilia e la pornografia sono due grandi cancri dell’epoca moderna. Se uniti, poi, generano una bomba: la pedopornografia.
Eppure, anche se molti sono consapevoli dei potenziali pericoli che si nascondono nel mondo del web (in questa definizione sono compresi siti, canali You Tube, ma anche i social e le App di messaggistica come WhatsApp e altre), sono ancora pochi i genitori che prendono i giusti provvedimenti per tutelare i propri figli ed è veramente scarsa l’educazione alla prevenzione che viene fatta nelle scuole. Su quello che non serve, le energie e le risorse si sprecano, per questo invece...
A denunciare il pericolo e la diffusione della pornografia e della pedofilia sono poche, sparute, voci di persone coraggiose: don Fortunato di Noto con la sua Meter, Antonio Morra, esperto di pornografia... e veramente pochi altri.
Eppure i casi sono sempre più frequenti e iniziano a venire allo scoperto, come è successo in Trentino.
Pedofilia e pornografia: i dati del Trentino
Già lo scorso aprile il Trentino era stato scosso da una caso di pedofilia che aveva avuto origine sul web: un uomo di 67 anni aveva conquistato la fiducia di una ragazzina quindicenne e, dopo qualche scambio virtuale, l’aveva convinta a vedersi e l’aveva violentata.
Ora il caso si è ripetuto, protagonista un ragazzino e tre adulti (due trentini e un altoatesino): anche in questo caso, dapprima i tre uomini hanno conquistato la fiducia del giovane in rete, poi lo hanno convinto a vedersi dal vivo e hanno abusato di lui. I tre sono stati arrestati, ma le indagini sono ancora in corso e i contorni della vicenda non sono ancora stati resi noti dagli inquirenti.
Il Corriere della Sera riporta, a commento della vicenda: «I numeri sono importanti: nel corso del 2017 la polizia postale di Trento, che ha competenza regionale, ha denunciato 87 persone per pedopornografia online. In particolare nel corso dell’ operazione Black Shadow sono state eseguite 47 perquisizioni in tutta Italia per associazione a delinquere finalizzata alla produzione, divulgazione e detenzione di materiale pedopornografico e sono stati eseguiti 10 arresti. Altre 28 persone sono state denunciate per cyberstalking e diffamazione attraverso l’ utilizzo di internet».
Con la pedofilia e la pornografia non si scherza, insomma, neanche in zone del Paese che vantano una qualità di vita elevata e una buona rete sociale.
A questo detto, poi, vanno sommate altre truffe sempre più diffuse: la microcriminalità, infatti, pare aver trovato nel web un terreno molto fertile, così come si diffonde il financial cybercrime. Il mondo virtuale, insomma, non è un luogo sicuro e adatto a tutti: occorre stare attenti e muoversi con tutela, a maggior ragione se gli attori sono persone minori.
Di fronte a tutto questo serve dunque informazione perché, una volta che bambini e ragazzi sono venuti a contatto con il mondo della pedofilia e della pornografia, non dimenticano. Possono “uscirne”, certo, ma la ferità rimarrà sempre indelebile. In tale ottica, il Coordinamento Famiglie Trentine ha organizzato, per venerdì 26 gennaio 2018 (a Folgaria, sala dell’oratorio, ore 20:30), un incontro con la psicologa Serena Valorzi e con Mauro Berti dal titolo: Internet e nuove generazioni – Un uso consapevole è possibile? I due relatori sono già autori del libro Cyberbullismo. Tutti i genitori e gli educatori sono invitati.
Teresa Moro
Fonte: Il Corriere della Sera
per un’informazione veritiera sulle conseguenze fisiche e psichiche dell’ aborto