Per gli inglesi è una storia che va avanti da 30 anni, cioè da quel 1984 in cui il deputato Geoffrey Dickens ha presentato all’allora Ministro degli Interni un dossier contenente centinaia di documenti che smascheravano casi di pedofilia e pedopornografia molto violenta in cui sarebbero stati coinvolti diversi notabili inglesi tra cui, si dice, un ex deputato conservatore.
In questi giorni la notizia è tornata agli onori delle cronache perché il Segretario di Stato per gli Affari Interni, Theresa May, ha ripreso le fila del dossier chiedendo ragione della cortina di silenzio che ha connotato questi ultimi tre decenni.
Senza mezzi termini, la May ha accusato il totale fallimento del Ministero e la sua incapacità di difendere i bambini.
Guarda caso, molti dei documenti raccolti negli anni ’80 da Dickens sono scomparsi e, ovviamente, nessuno sa come ciò sia potuto accadere.
Il Ministro, dal canto suo, ha dovuto impegnarsi nella promessa di istituire un comitato indipendente che possa indagare su vasta scala i fatti di questo nero passato.
In merito, il Cancelliere George Obsome ha dichiarato: “Dobbiamo arrivare alla verità, abbiamo bisogno di andare a fondo di quanto accaduto in molte nostre Istituzioni, tra cui potenzialmente Westminster.”
Speriamo che, passati 30 anni, queste non siano le ennesime parole di circostanza.
Redazione