I presunti crimini sessuali di Jeffrey Epstein sono «il più potente e disgustoso dei casi venuti a galla con il #MeToo. Peggio delle accuse contro il produttore hollywoodiano Harvey Weinstein e il comico Bill Cosby». Parola dello scrittore James Patterson, che ha scritto il libro Filthy Rich: The Billionaire’s Sex Scandal – The Shocking True Story of Jeffrey Epstein. A suo dire lo scandalo che ha coinvolto Weinstein sarebbe grave, ma non come quello che ha coinvolto Jeffrey Epstein, un famoso finanziere miliardario di 66 anni, che avrebbe sfruttato sessualmente per anni diverse ragazze minorenni, anche di soli 13 anni, con un sistema ben studiato, basato su un copione sistematico. Infatti, dal 2001 l’adescamento delle ragazzine avveniva sempre nella stessa maniera: arrivavano a casa di Epstein a Palm Beach, venivano condotte nella sua bella camera da letto e qui molestate, e in qualche caso violentate, in cambio di denaro.
Per di più, nella maggior parte dei casi, si trattava di ragazze povere, che provenivano da famiglie difficili o che vivevano addirittura in orfanotrofio. Una situazione che Epstein sfruttava abilmente a suo vantaggio. Ora l’uomo è accusato dai procuratori federali di New York anche di traffico di esseri umani.
Pare che Epstein, in passato, avesse anche instaurato legami con personaggi potenti come Bill Clinton e Donald Trump. Tuttavia su Fox News, Patterson ha raccontato che persino Trump, nonostante fosse un suo conoscente, avrebbe cacciato Epstein dal suo resort in Florida dopo essere stato informato di una presunta aggressione a una ragazza dello staff. «Ho parlato con il capo della spa di Trump e gli ho chiesto se avesse mai incontrato Epstein. Mi ha raccontato che lo aveva visto più volte fino a quando non gli hanno raccontato che aveva comportamenti inappropriati con le ragazze. Mi ha detto di essere andato da Trump a raccontarlo e che il Presidente lo ha cacciato».
Ora vedremo se i riflettori dei media, per molto tempo puntati sul movimento del #MeToo lanciato da alcune attrici hollywoodiane per invitare le donne a denunciare le molestie sul luogo di lavoro, illumineranno anche i contorni foschi di una vicenda che vede come vittime “solo” delle semplici ragazzine provenienti per di più da famiglie povere e disagiate.
Manuela Antonacci