Riceviamo una lettera da una famiglia friulana che merita di essere pubblicata.
Serva da incoraggiamento per tutte le famiglie dei nostri lettori.
Spettabile Redazione,
abbiamo visto della manifestazione del 20 giugno a Piazza San Giovanni, e pensiamo proprio di andare a Roma.
Anche noi nel nostro piccolo abbiamo costituito un comitato genitori e sull’onda di una conferenza tenuta dall’avvocato Amato abbiamo avuto un centinaio di adesioni. Nei prossimi giorni abbiamo organizzato una riunione e abbiamo invitato tutti quelli che hanno aderito. Lì presenteremo pubblicamente le finalità del comitato: soprattutto dare informazione e aiuto per difendere i figli dall’indottrinamento gender. Speriamo che qualcuno di loro si unisca a noi anche per andare alla manifestazione del 20.
Comunque abbiamo visto che se si combatte a volte si vince: in una scuola non è stata rinnovata la convenzione con Arcigay per i prossimi tre anni.
Siamo stati invitati anche ad un incontro con i genitori in un grosso comune vicino a Pordenone e dagli articoli che si leggono sul giornale abbiamo, assieme al Parroco, mosso un bel dibattito che ha coinvolto anche alcune forze politiche del Comune.
Comunque abbiamo riscontrato una paura, da parte dei genitori, di ritorsioni verso i propri figli da parte del dirigente scolastico e degli insegnanti “progressisti” e questo è un bel problema, bisognerà che pensiamo a fondare una scuola libera (come quella chestertoniana a S.Benedetto del Tronto).
Grazie del vostro impegno: ci ha contagiato e noi abbiamo contagiato altri. Il Bene è contagioso davvero, basta provarci. I risultati prima o poi si vedono.
Arrivederci a Roma!
Lettera firmata