03/06/2013

Pillola del giorno dopo: un “attacco diretto” al nascituro. Lo dice la delegazione della Santa Sede all’OMS

La cosiddetta pillola del giorno dopo, spesso chiamata “contraccezione d’emergenza” dalla classe medica, non è un “prodotto salva-vita”: il capo della Delegazione della Santa Sede lo ha detto alla 66a Assemblea Mondiale della Sanità a Ginevra la scorsa settimana.

Tali farmaci sono in realtà “un attacco diretto” alla vita del nascituro.

Nel suo discorso, l’Arcivescovo Zygmunt Zimowski ha risposto alla Risoluzione EB132.R4 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che esorta gli Stati membri a migliorare la qualità, la fornitura e l’uso di 13 “prodotti salva-vita.”
L’elenco comprende la  “contraccezione d’emergenza”.
Zimowski ha detto che la Santa Sede “concorda fortemente con l’esigenza di ridurre ulteriormente la perdita di vite umane e di prevenire le malattie attraverso un maggiore accesso agli interventi economici”, ma ha insistito che essi devono essere tutti “rispettosi della vita e della dignità di tutte le madri e di tutti i bambini in tutte le fasi della vita, dal concepimento alla morte naturale “.

Mentre alcune raccomandazioni dell’OMS ” sono veramente salva-vita, quella della contraccezione d’emergenza non è tale, in quanto è ben noto che, quando il concepimento è già avvenuto, talune sostanze impiegate nella “contraccezione d’emergenza” producono un effetto abortivo “, ha affermato Zimowsky.
E ha aggiunto: “Per la mia delegazione, è totalmente inaccettabile fare riferimento a un prodotto medico che costituisce un attacco diretto alla vita del bambino in utero come un prodotto  salvavita ed è molto peggio incoraggiarne l’uso in tutte le parti del mondo”.

Patrick Buckley, il responsabile affari internazionali della Società per la protezione dei bambini non nati, ha apprezzato l’intervento.
L’Assemblea Mondiale della Sanità è l’assemblea generale annuale dell’ Organizzazione mondiale della sanità (WHO) e sta discutendo sulla possibilità di una copertura sanitaria universale, sulla salute delle donne e dei bambini e sta monitorando i risultati raggiunti rispetto agli Obiettivi di Sviluppo del Millennio.

Traduzione a cura di Anna Fusina

Clicca qui per leggere l’intero articolo originale pubblicato da LifeSiteNews in inglese

Fonte: LifeSiteNews

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