04/12/2013

Planned Parenthood e compagni di merende: sesso, alcool e violenza gratuita!

In un recente articolo (http://www.lifenews.com/2013/10/24/planned-parenthood-backed-website-have-fun-having-drunk-sex-with-strangers/) Rita Diller, direttore dell’”American Life League’s Stop Planned Parenthood project”, ha denunciato l’evento “Sex” tenutosi presso l’università del MarYland dal 15 al 18 ottobre scorso.
In una delle sessioni della manifestazione è stato presentato Bedsider, una rete di supporto gratuita per il controllo delle nascite per le donne di età compresa tra i 18-29 anni, gestita da NCPTUP, cioè dalla Campagna nazionale per la prevenzione nei Teenager di gravidanze non pianificate. E chi ci troviamo nel consiglio di amministrazione di NCPTUP? La dott.ssa Vanessa Cullins, che è niente di meno che la vice presidente per gli affari medici di Planned Parenthood, cioè la più grande catena di aborto degli Stati Uniti.
E curiosando sul sito di Bedsider (Bedsider.org), scopriamo una sostanziosa consulenza e un approccio tutti all’insegna del sesso “sempre, ovunque e con chiunque”: troviamo, infatti, “Frisky Fridays” cioè un consiglio settimanale per i propri desideri sessuali. Tra i vari consigli possiamo riferirci a quello del 25 ottobre che invita al “partito” del sesso, al sesso da ubriachi, al sesso sicuro e così via….
In sostanza: perché non ubriacarsi, che male c’è? E se da ubriachi si fa sesso, basta fare sesso sicuro dopo tutto… Il tutto completato dai consigli sul controllo delle nascite, indicando i metodi per prevenire le malattie sessualmente trasmissibili, tra i quali, ovviamente, l’avere sempre a portata di mano i preservativi, sempre pronti anche in caso di “sesso-ubriaco”.
Bedsider si dice veramente attento ai problemi dei giovani al punto tale che la filosofia suona così: perché privarti della possibilità di fare sesso anche da ubriaco? Bevi pure fin che vuoi e quando trovi il primo che incontri, e che nemmeno capisci chi è, non aver timore: basta usare il preservativo!
Nonostante il “sesso-alcolico” propagandato dalla ditta Bedsider-Planned Parenthood, un articolo di Emily Yoffe, fondato su uno studio del 2009, lancia l’allarme sul fatto che circa l’80% delle aggressioni sessuali ai campus universitari coivolgono ragazze e ragazzi che si sono ubriacati: i campus universitari sono diventati per molti uomini delle occasioni dove cercare delle “prede” femminili che, obnubilate dai fumi dell’alcool, si concedano senza tanti problemi, hic et nunc (aspetto questo confermato anche dalla ricerca condotta dalla professoressa di psicologia alla Wayne State University Abbey).
E , continua la Yoffe ( che tra l’altro non è nemmeno pro-life, in quanto lei stessa è stata tra i proponenti il diritto all’aborto), spesso, le donne per senso di colpa o vergogna non hanno il coraggio di denunciare gli abusi subiti: il tutto è vergognosamente aggravato dal messaggio femminista di sottofondo che vuole propagandare la libertà delle donne di ubriacarsi così come gli uomini e non il grave rischio, perdendo ogni coscienza e senso della realtà per gli effetti dell’alcool, di esporsi pericolosamente alle voglie carnali e brutali di uomini senza scrupoli.
La professoressa Abbey, riferendosi alla testimonianza di tre ragazze vittime di abusi sessuali dopo l’abuso di sostanze alcoliche, sottolinea la stretta somiglianza delle tre vicende, nelle quali le ragazze dopo aver perso cognizione della realtà a causa del tasso alcolico, sono state violentate da un compagno di classe che conoscevano molto bene: solo una delle tre ha denunciato il fatto e dopo questa denuncia, è stata aggredita da due compagni di classe, ma l’università non ha preso alcun provvedimento, rifiutando di agire contro i colpevoli. Le donne violentate sono lasciate a se stesse e degradate, così da essere costrette ad accettare la vergognosa violenza subita nel silenzio più doloroso.
Tutto all’insegna di fiumi di alcool, sesso libero e “sicuro” e della violenza assicurata e censurata!!

di Giampaolo Scquizzato

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