09/04/2016

Planned Parenthood fa ricerca sui bimbi abortiti: un nuovo video

Planned Parenthood è ancora al centro della bufera in America.

Sul nostro sito avevamo dato tempestivamente notizia nel recente passato degli orrori compiuti nelle cliniche di questa multinazionale dell’aborto (si veda, ad esempio, qui e qui), così come non sono mancati gli articoli che rivelano come questo ‘gigante di morte’ si stia – almeno in qualche caso – lentamente piegando su se stesso (si veda qui e qui).

Un video diffuso pochi giorni fa dal Center for Medical Progress mostra nuove prove riguardo il business che Planned Parenthood porta avanti con i feti abortiti e parti di essi.

In particolare, secondo il CMP, l’associazione vicina ai Dem americani avrebbe mentito sui moduli con cui chiedeva il consenso alle donne a donare le parti del corpo dei feti abortiti per la ricerca, affermando – falsamente – che queste sarebbero state usate per trovare le cure per importanti malattie, come l’Alzheimer, il cancro, l’Aids o il (falso anch’esso) virus Zika.

sesso_Planned_Parenthood_aborto_predazione-organiDa mesi al centro dello scandalo sul traffico illegale di organi di feti abortiti in America, fatto scoppiare proprio da diversi video-inchiesta del Center for Medical Progress (qui il link all’articolo che rimanda a tutti i video pubblicati), Planned Parenthood si difendeva infatti spiegando come si trattasse di semplici donazioni alla ricerca. Ma, affermano dal CMP, si tratta invece di un inganno volto ad alimentare il traffico illegale portato avanti dall’associazione, perché per queste malattie non ci sono cure disponibili e soprattutto non è prevista alcuna sperimentazione sui feti abortiti.

Cosa confermata da molti ricercatori in tutto il mondo. Rispondendo ad una interrogazione dei Democratici al congresso sul fatto che per combattere il virus Zika ci fosse bisogno della ricerca sui tessuti e sugli organi dei bimbi abortiti, il Dr. David Prentice – dello Charlotte Lozier Institute aveva affermato come la sperimentazione sui feti abortiti non porti alcun risultato positivo alla ricerca contro il virus. Sull’effettiva utilità dei tessuti fetali non c’è inoltre alcuna prova.

Ma il Dr. Prentice non è il solo. Altri scienziati e ricercatori sono d’accordo nel dire che gli organi e i tessuti dei bambini abortiti non sono utili alla ricerca. E lo hanno affermato pubblicamente: ad esempio, sul Milwakee Wisconsin Journal Sentinel dello scorso settembre, sei ricercatori hanno spiegato che si tratta di una sperimentazione inutile per gli scienziati (si vedano qui le varie motivazioni) e che va contro l’etica professionale.

Anche noi ne avevamo parlato in passato:  la ricerca sugli embrioni e sui feti abortiti non serve a curare alcuna malattia e non dà alcun risultato efficace concreto (serve a fare ratti molto intelligenti... )

In reazione allo scandalo portato alla luce dal Center for Medical Progress, in alcuni Stati americani è stata vietata la vendita o l’uso di bambini abortiti ai fini della ricerca (per esempio in Florida). Stati le cui amministrazioni si sono anche beccate le critiche degli abortisti, che li hanno accusati di essere contro il progresso scientifico.

Altro che progresso scientifico, qui sembra esserci dietro solo grande business.

Anastasia Filippi

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