No ai finanziamenti a Planned Parenthood e basta con l’Obamacare.
Come leggiamo su LifeSiteNews, durante la prima seduta dell’anno, il Congresso degli Stati Uniti ha approvato, con 240 Sì e 181 No, la riduzione della maggior parte dei fondi federali destinati alla grande multinazionale dell’aborto e una legge che revoca l’Obamacare, ovvero l’Affordable Care Act, la riforma sanitaria introdotta dal presidente americano nel 2010, utilizzata per finanziare l’aborto e politiche contro la vita (lo avevamo spiegato qui, qui e qui). Si tratta di una grande vittoria del movimento pro-life.
Per difendere il suo provvedimento, Barack Obama dovrà ricorrere al veto. Sarà l’ottava volta durante tutta la sua presidenza. La legge, infatti, arriverà direttamente sulla sua scrivania.
Il taglio dei finanziamenti a Planned Parenthood, dopo gli orrori commessi dall’ente e a cui abbiamo dato ampio spazio, era già stato approvato dal Senato.
Ora molti dei finanziamenti federali per il grande abortificio saranno diretti a centri sanitari federali qualificati, molti dei quali peraltro offrono le stesse prestazioni di Planned Parenthood, con l’unica grande differenza che non promuovono l’aborto.
I leader pro-life hanno festeggiato il buon esito del voto ed espresso la loro soddisfazione.
Jeanne Mancini, presidente della March for Life di Washington, ha sempre contestato l’utilizzo dei soldi dei contribuenti per finanziare l’industria dell’aborto. Soprattutto dopo la pubblicazione di video in cui si mostrava come Planned Parenthood fosse responsabile della vendita di parti di corpo dei feti abortiti, in un macabro quanto scandaloso mercimonio, è divenuto ancor più inaccettabile che le tasse dei cittadini fossero destinate a sostenere tale scempio.
La pensa allo stesso modo anche Casey Mattox, di Alliance Defending Freedom, che denuncia il vero e proprio business di Planned Parenthood, che frutta profitti miliardari sulla pelle dei bambini e delle donne.
Oltre a ciò, la presidente di Live Action Lila Rose ha spiegato che la difesa di Planned Parenthood fatta dal presidente Obama è normale. L’ente abortista, infatti, ha finanziato la sua campagna presidenziale nel 2012 con oltre 12 milioni di dollari. E sappiamo che ora strizza l’occhio alla candidata democratica Hillary Clinton.
Redazione