Il CMP ha pubblicato l’undicesimo video che prova il commercio macabro di organi e feti vittime dell’aborto da parte della Planned Parenthood Federation.
In quest’ultimo video si fa compravendita di teste di bambini “intatte”.
Parla la dottoressa Amna Dermish, di Austin, Texas, che descrive la procedura di partial birth abortion (aborto a nascita parziale) usata a gravidanza molto avanzata, fatta in modo da non schiacciare il cranio per poter vendere il cervello.
La Dermish spiega che ha fatto un training speciale per imparare la procedura proprio con quella dottoressa Nucatola che è stata protagonista del primo video del CMP:
Spiega come usare la guida ecografica per far girare il bambino, in modo che si presenti podalico (cosa tanto più difficile quanto più la gravidanza è avanzata).
Ancora non è riuscita a raccogliere un cervello intatto, la Dermish, ma sta imparando in fretta: è uno stimolo a migliorare nel proprio lavoro, dice ridendo.
Non usa la classica iniezione di digossina per uccidere il bambino, perché la sostanza chimica danneggia troppo i tessuti. Il sistema del partial birth abortion è più efficace. Che poi sia stato vietato per legge anni fa è del tutto irrilevante.
Espone anche un listino prezzi: un pezzo intero sta sui 50 o 60 dollari.
Intanto negli USA continua la battaglia parlamentare per togliere le sovvenzioni statali alla PPF. Le inchieste avviate dal Congresso procedono, ma i parlamentari del Partito Democratico fanno ostruzionismo.
Chi conosce bene l’inglese, e ha tempo, può anche vedere il materiale che degli hacker hanno recentemente intercettato. Si tratta di diverse ore inedite che il CMP aveva girato, che sono reperibili su YouTube,
Se volete vedere gli altri video denuncia del CMP potete cliccare qui. Invece qui potete vedere a cosa non servono e a cosa servono gli organi e i tessuti dei bambini venduti: perché i difensori di Planned Parenthood dicono che “servono al progresso della medicina e al bene dell’umanità”....
Redazione
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