Tumblr (un social network, meno noto di Facebook, ma abbastanza importante) ha annunciato che cancellerà tutti i “contenuti per adulti” – pornografici – dalla sua piattaforma, dopo aver constatato che la pedopornografia si era fatta strada nella piattaforma, nonostante i filtri applicati per prevenirla.
«Foto, video o Gif che mostrano genitali umani o seni femminili in modo realistico e qualsiasi contenuto – comprese foto, video, Gif e illustrazioni – che raffigurano atti sessuali» sono ora vietati. Verranno fatte eccezioni per le statue classiche, le opere d’arte e le situazioni relative alla salute. L’amministratore delegato di Tumblr, Jeff D’Onofrio, ha dichiarato che il network sta crescendo con un senso di responsabilità. Hanno valutato i pro e i contro e hanno deciso di creare un luogo in cui le persone si sentano a proprio agio nell’esprimersi, senza doversi imbattere in contenuti imbarazzanti. Non mancano i siti per adulti su internet per chi vuole fruirne.
Non sono mancate le critiche per la decisione di Tumblr, in particolare dalla comunità Lgbt: secondo GayStarNews: «Alcuni prevedono che il sito vedrà una massiccia recessione nel traffico. Altri hanno già annunciato che stanno chiudendo le loro pagine Tumblr [...] Alcuni hanno sottolineato che Tumblr era un luogo in cui la comunità Lgbti poteva esplorare e condividere materiale per adulti». The Advocate (altro sito Lgbt) ha manifestato la preoccupazione che «le nuove linee guida causeranno la cancellazione mirata dei contenuti Lgbtq». L’attivista Anthony Oliveira ha twittato: «Stanno cercando di farci sparire»; ammettendo, insomma, non si sa quanto consapevolmente, che il mondo Lgbt è intrinsecamente legato alla pornografia. Non proprio il miglior biglietto da visita. Contenti loro...
Altri si sono lamentati del fatto che Tumblr, privando i bambini dell’accesso al porno e diventando un sito più “adatto alle famiglie”, avrà un impatto negativo per i bambini, perché, ha detto Allison Moon, «il porno non è educazione sessuale. Ma chi rimuove il porno rimuove anche l’accesso all’educazione sessuale»; e, udite udite, «rendere i siti “family friendly” significa in realtà renderli ostili ai ragazzini che cercano una vera informazione». Per questa gente la depravazione è “vera informazione” e i bambini vanno trattati come adulti. Questo è il messaggio dell’ideologia del sottosopra...
Vincenzo Gubitosi
Fonte: LifeSiteNews