22/09/2016

Prematuro, abbandonato: “Un tuffo al cuore, un grazie alla vita”

La nostra Buona Notizia #562, parlava di un bimbo molto prematuro, nato a 22 settimane, il più giovane prematuro di Israele che, a cinque mesi dalla nascita, ha felicemente lasciato l’ospedale ed è andato a casa con mamma e papà.

Come tanti dei nostri articoli, su Facebook (seguiteci sulla nostra pagina ufficiale!) molti Lettori hanno gradito e commentato la lettura della storia del piccolo Aharon.

La mamma di un bambino prematuro, inoltre, ha scritto una breve lettera alla nostra Redazione. Una lettera che ci ha talmente toccato il cuore, che vogliamo condividerla con tutti Voi, qui di seguito.

Ringraziamo davvero la gentile signora che ce l’ha inviata.

nascite premature_aborto indotto_parto prematuro

Leggendo la storia del bimbo nato in Israele prematuro grave mi sono sentita molto partecipe (a dir poco); mio figlio è nato alla 27a settimana, pesava 370 grammi... è rimasto in ospedale per sei mesi. Ma i genitori hanno rinunciato a lui.

Siamo arrivati noi, genitori adottivi, dopo cinque mesi. Anche a noi i medici hanno illustrato tutte le possibili disabilità cui sarebbe potuto andare incontro. Ma essere genitori vuol dire accogliere, senza ma o senza perché. Ora ha quasi cinque anni, è vispo, monello e ancora un po’ immaturo.

Si va avanti un giorno alla volta: ogni giorno è un giorno regalato; ad ogni cosa nuova che apprende è un tuffo al cuore e un grazie alla Vita.

Redazione

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