Gira da un po’ in rete, per esempio su Imola Oggi, la foto del Presepe vivente organizzato dall’Arcigay a Torino.
Tra i vari protagonisti, il bue e l’asinello sono la caricatura del Senatore Giovanardi (che ha pubblicamente detto che sarebbe onorato di interpretare il ruolo del paziente animale che ha scaldato il Bambino Gesù in un Presepe non blasfemo) e dell’Onorevole Salvini.
Niente Maria Santissima, per l’Arcigay, ma due San Giuseppe che si sono scambiati baci ed effusioni in pubblico.
Niente di straordinario: siamo ormai abituati ai gesti blasfemi di coloro che invocano rispetto e tolleranza solo per se stessi, ma che poi non dimostrano rispetto per le opinioni e per i sentimenti religiosi altrui.
Forse è vero che a Natale siamo tutti più buoni: in questa Redazione la notizia è stata appresa senza che alcuno si sia stracciato le vesti o arrabbiato (purtroppo, come si diceva, “siamo ormai abituati”). Né alcuno ha inveito o imprecato. Semplicemente ci ha preso un po’ di tristezza.
Pensare che Gesù Bambino è “sceso dalle stelle” anche per loro. E loro per tutta risposta vogliono privarlo della Mamma, come ha fatto Elton John con i suoi “bambini sintetici”...
“Scherza coi fanti e lascia stare i santi” diceva qualcuno.
Noi, invece, auguriamo sinceramente Buon Natale all’Arcigay di Torino, sperando che queste Sante feste portino a tutti gli iscritti tanta pace nel cuore, una vera conversione e anche un po’ di ragionevolezza.
Redazione