«Negli scorsi anni molti sono state le autorità europee che hanno promosso l’aborto a Malta, unico paese europeo dove l’aborto è illegale. Il Commissario europeo dei diritti umani aveva addirittura scritto una lettera aperta a governanti e cittadini perché si legalizzasse l’aborto nel paese».
La Fondazione Novae Terrae ci informa sulla delicata situazione in cui verte Malta, il cui popolo ha un sentire profondamente pro life e non sembra volerne sapere affatto di una legge sull’aborto.
E non è solo: anche la politica è dalla sua parte in questa battaglia. «Il Presidente di Malta George Vella è il più grande protagonista di questa difesa e promozione della vita umana. […] Nel suo primo discorso aveva detto: "rispettare la vita dall'inizio alla fine…come medico, combatterò per la salute di questo paese e il rispetto della vita dall'inizio alla fine di ogni individuo". La scorsa settimana, ancora una volta, il Presidente Vella ha ribadito la propria difesa della vita del concepito».
Insomma, tutti i Paesi che hanno una legislazione restrittiva nei confronti dell’aborto o che lo vietano in ogni caso ricevono pressioni per estenderne a più non posso le condizioni di legalità. Ma Malta resiste e non si piega.
La verità sull’aborto sta venendo pian piano allo scoperto: esso non solo priva un bambino del suo diritto alla vita, ma nuoce anche gravemente alla salute fisica e psichica della donna. Lottare per la Vita, quindi, significa lottare per la Donna: questo è l’impegno di noi pro life, a cui non rinunceremo.
di Luca Scalise