La scorsa settimana Pro Vita & Famiglia onlus è intervenuta - a farne le veci il presidente Toni Brandi - alla sesta conferenza internazionale di “40 Days for Life” a Zagabria, in Croazia, che si è tenuta dall’11 al 14 aprile. Un evento che, tra l’altro, ha fatto seguito alla International Leaders Conference - sempre nel network 40 Days for Life - che si era svolta a Roma lo scorso febbraio, anche in quel caso con la partecipazione di Brandi.
La tre giorni di Zagabria - che ha avuto come tema “Let us chose life”, “Scegliamo la Vita” - si sono alternate varie e toccanti testimonianze, come come quella di Patricia, mamma americana, che ha abortito tre volte, o l’intervento di Ruth Rawlins del Centre for bioethical reform, che ha mostrato un video di promozione dell’aborto di Mary Stopes International, multinazionale dell’aborto, nel quale Ruth ha incluso la verità sull'aborto con immagini crude ma reali su come viene ucciso un bambino nel grembo materno.
«Il tema non poteva essere più appropriato - ha spiegato Brandi - anche perché è lo stesso scelto ormai da anni dalla Manifestazione Nazionale per la Vita, che si svolge a Roma e che quest’anno vedrà migliaia di persone scendere in piazza il prossimo 22 giugno». Secondo Brandi, poi, il tema chiama alla responsabilità tutti, soprattutto a pochi giorni dal voto del Parlamento Europeo «che ha visto 336 europarlamentari contro 163 votare per scegliere la cultura della morte, inserendo l’uccisione dei bambini nel grembo materno tra i diritti fondamentali dell’Unione Europea! L’uccisione di una vita umana nel grembo materno viene solennemente promossa dall’attuale maggioranza dell’Europarlamento come un diritto fondamentale e un valore comune da incentivare. Come è possibile che uccidere il più debole ed indifeso degli esseri umani possa divenire un diritto?» si è chiesto Brandi.
«Fortunatamente - ha proseguito - la Risoluzione approvata ha valore solo politico e non ha nessuna conseguenza giuridica vincolante per gli Stati membri, anche perché l’aborto non è un tema di competenza europea ma nazionale», ma quanto successo a livello europeo, secondo il presidente di Pro Vita & Famiglia onlus, «ci chiama all’impegno affinché questo criminale invito alla soppressione di esseri umani venga ribaltato dal nuovo Parlamento Europeo che si formerà dopo le elezioni dell’8 e 9 giugno». Un impegno che, come ha ricordato Brandi - non è solo dei cittadini, ma è e lo sarà dei vari governi europei, siccome «la modifica effettiva della Carta dei Diritti UE necessita del consenso di tutti i 27 Stati membri e dunque chiediamo al Governo Italiano e agli altri governi di opporsi fermamente e in tutte le sedi all’obiettivo di questa Risoluzione».
La conferenza di Zagabria, infine, si è rivelata - ha chiosato Brandi - «veramente entusiasmante e stimolante grazie alla presenza di centinaia di giovani, anziani, uomini e donne che non hanno avuto paura di condividere le proprie testimonianze e conoscenze, tutti uniti in nome della sacrosanta battaglia per la Vita».