11/09/2015

Prostituzione telematica e discriminazione

L’interruzione del servizio di “prostituzione digitale” gay per uomini Rentboy.com è, secondo gli attivisti LGBT, una forma di discriminazione sul web.

Il 25 agosto scorso, sette persone tra gli amministratori del sito web sono stati arrestati in un raid di polizia, incluso il CEO Jeffrey Hurant. Sono accusati di riciclaggio di denaro e favoreggiamento della prostituzione.

Gli attivisti omosessualisti si son fatti subito sentire dicendo che le attività di Rentboy non erano illegali ma rappresentavano un modo tranquillo e sicuro per fare incontri tra gli omosessuali maschi.

Non sono dello stesso avviso le autorità, sostenendo che Rentboy gestiva un servizio di prostituzione sotto i suoi annunci che, almeno non in maniera esplicita, non “vendevano sesso”.

Gli uomini si iscrivevano a pagamento a questo sito pagando un minimo di 59.95 dollari al mese e pubblicavano le loro informazioni, cosicché gli interessati potessero contattare direttamente l’autore del post.

Rentboy ha guadagnato più di 10 milioni di dollari tra il 2010 e il 2015, a dimostrazione del fatto che sull’omosessualità si può guadagnare e anche molto bene.
Bludental

Come sostiene l’accusa, Rentboy.com ha cercato di dare una parvenza di legalità, ma nei fatti usava internet per fornire un giro di prostituzione maschile da milioni dollari.

Indignati, gli attivisti LGBT hanno descritto questo episodio come un “Digital Stonewall”, col chiaro riferimento al raid di polizia di Stonewall Inn del 1969, dove ci fu un violento confronto fisico tra polizia ed attivisti gay; termine spesso utilizzato dai movimenti omosessualisti odierni nei casi di presunta repressione poliziesca verso di loro.

Il raid verso Rentboy è stato condotto dal dipartimento di Polizia di New York coordinato con il Dipartimento di Sicurezza Nazionale.

Per cui, in conclusione, punire l’illegalità di gruppi LGBT deve essere considerata discriminazione? C’è dunque qualcuno che sta al di sopra della legge? Ai lettori la risposta...

L.T.

Fonte: LifeSiteNews

 

DIFENDIAMO I BAMBINI E LA FAMIGLIA DALLA LEGGE CIRINNA’

 

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