In periodo natalizio possiamo lanciarci nel consigliare qualche lettura a sfondo religioso, che comunque invita a riscoprire valori non necessariamente religiosi, come la purezza, la bellezza e la verità.
Il primo è il libro di Isidoro D’Anna “La via della purezza. Per essere veri figli di Maria”.
Racchiude un affidamento e un inno a Maria, Madre di Dio, con lo sguardo del figlio che cerca in Lei l’immagine della bellezza e della purezza.
Il libro si snoda in brevi e appassionati capitoletti che ricostruiscono il decadimento della moralità in particolare con riferimento all’abbigliamento femminile che da una purezza e un decoro sobrio nel Medioevo, ha visto una progressiva mancanza di pudore. Tra riferimenti biblici, storici e letterari (ad esempio Tolkien) l’autore ci invita a considerare la diffusione sempre più intensa nel XX secolo di oscenità e volgarità che hanno portato ad un’assuefazione a modelli e immagini in contrasto con la purezza, l’intimità e la castità.
D’Anna inoltre offre consigli per ritrovare una modestia nell’abbigliamento sia attraverso l’imitazione dei modelli offerti dalla fede cattolica, sia anche, e soprattutto, attraverso una riappropriazione di una moda e un abbigliamento che non confondano le figure e i ruoli tra femmine e maschi.
Il volume inoltre offre non solo una carrellata di riferimenti biblici e magisteriali sulla purezza e il decoro, ma anche un monito a rifiutare gli attuali modelli osceni, omosessualisti e pansessualisti ormai diffusi quotidianamente in televisione. Infine non manca una proposta educativa su come parlare ed educare su simili argomenti i figli. In tal senso scrive l’autore che «si farebbe un torto negando ai più giovani le spiegazioni che chiedono dai genitori, quando nascono le prime curiosità. Il figlio privo della risposta dei genitori è abbandonato a se stesso e ai pericoli dell’ambiente circostante. Del resto, le spiegazioni portano alla confidenza e permettono ai figli di aprirsi con i genitori, svelando a loro quello che hanno nel cuore e le loro esperienze. E’ dovere dei genitori prevenire i figli riguardo ai pericoli che possono incontrare. Il principio basilare, nel campo dell’educazione, è che non ci può essere formazione morale senza la reciproca fiducia tra l’educatore e il discepolo. Se viene a mancare la fiducia, la coscienza dei giovani si chiude e non ascolteranno più i consigli».
Il secondo libro, sempre di Isidoro D’Anna, “La forza della Verità. Un tesoro da riscoprire” cerca di rispondere all’interrogativo se nello smarrimento sociale e culturale odierno, che spesso attanaglia anche la Chiesa, si possa ancora dire che esiste una Verità, se per tutti noi può esserci ancora la gioia di credere e di amare. Il volumetto ricostruisce nella prima parte, in un’ottica cristiana, alcuni eventi storici dandone un’interpretazione tagliente e vigorosa. In particolare, inoltre, la terza parte ci offre un’appassionata difesa della santità del fidanzamento, della purezza e una critica serrata alle attuali mode.
Due libri veramente preziosi che, pur non risparmiando critiche e ammonizioni, vogliono far riflettere e ritrovare la via per la dignità dell’uomo, del suo corpo, della sua dignità e della castità.
Per conoscere D’Anna, sapere di più sui libri e per acquistarli si rinvia al blog dell’autore.
Giampaolo Scquizzato