15/01/2015

Quando i figli diventano oggetti

Ripetiamo sempre che non può esistere il “diritto ai figli “. Non facciamo altro che parlare, scrivere e insistere sull’importanza del rispetto e della tutela della dignità di ogni essere umano, in primis dei bambini prima e dopo la nascita, e delle donne.

Insistiamo a ripetere e ribadire che le persone non possono e non devono divenire oggetti. Continuiamo a portare tali argomenti contro l’utero in affitto e le pratiche annesse e connesse.

Perché laddove la società perde di vista certi valori, certi canoni e perde il concetto di sacralità della vita umana e della dignità della persona, accadono poi cose come questa.

Dal Giornale.it del 14 gennaio

Ancora orrore. Stavolta arriva dalla Cina la notizia del ritrovamento di una vera e propria fabbrica di bambini.

Come riportato dal sito del Daily Mail, la “produzione” illegale di bambini è stata smantellata. Il destino di tutti i minori era quello di essere venduti al mercato nero internazionale di neonati. Molte delle mamme che mettevano al mondo bambini erano malate di Aids e in molti casi hanno trasmesso il virus ai neonati innocenti.

Nel zona sud della Cina sono stati trovati 37 bambini costretti a vivere tutti in una casa in pessime condizioni igienico-sanitarie e malnutriti. Sono oltre cento i trafficanti di bambini individuati ed arrestati dalle forze dell’ordine cinesi. La banda offriva denaro alle donne per restare incinta e partorire. Una volta venuti al mondo i neonati venivano per poi lasciati nelle mani dei malviventi che provvedevano a venderli in tutto il mondo. Molti dei bambini appena nati venivano spesso nutriti con cibo non adeguato, come spaghetti da asporto e avanzi.

Redazione

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