Abbiamo ampiamente parlato dell’orrore dell’aborto tardivo e dell’infanticidio sistematico che ne consegue.
Abbiamo anche detto delle associazioni pro life, guidate dal Centro Europeo per la Legge e Giustizia (ECLJ), che hanno tentato invano di farsi ascoltare dal Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, dal Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa e che ora vogliono porre il problema presso l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (PACE).
E’ evidentemente troppo difficile riconoscere il diritto di vivere ai bambini che nascono vivi a seguito di un aborto fallito. E’ arduo sancire che ogni essere umano che nasce vivo ha diritto a cure palliative se la sua vita è destinata a durare pochi minuti o poche ore.
Non stiamo parlando di diritti umani? Questi bambini devono morire soffocati, o con il cranio schiacciato, o devono essere abbandonati agonizzanti tra i rifiuti ospedalieri?
Chi risponde no a queste domande, può sottoscrivere una petizione per sostenere l’ECLJ con la sua firma qui.
Redazione