Le leggi mortifere che legalizzano l’aborto, come la nostra 194, offrono sempre la possibilità di eliminare il bambino ben oltre i limiti gestazionali di cui si parla pubblicamente (da noi tre mesi). Basta che ci siano rischi seri per la salute della madre o del bambino, quindi basta che un medico compiacente certifichi in tal senso.
Abbiamo più volte denunciato la cosa (Notizie Pro Vita ha dedicato un numero a “I sopravvissuti”, richiedetelo alla Redazione, fate l’abbonamento!) ed è evidente che quando l’aborto è tardivo il bambino nasce vivo, quindi poi deve essere “terminato” oppure viene lasciato morire sul tavolo operatorio in mezzo ai rifiuti.
In Italia almeno due casi sono finiti sui giornali, ma – ovviamente – la censura mortifera su questi fatti opera egregiamente. In Inghilterra invece le notizie trapelano e qualche giornalista ancora si spende per fare inchieste scomode sulla questione. Apprendiamo quindi che nel 2013 ci sono stati almeno 190 aborti oltre il limite legale (che nel Regno Unito è di 24 settimane: 6 mesi!!!)
Caroline Wheeler, del The Daily Express, ha inoltre denunciato almeno 3 casi di aborti a 37 e 38 settimane. Il Daily Telegraph ha provato che l’aborto oltre termine avviene per labbro leporino (“grave” pericolo di salute per madre o figlio???) 10 volte di più di quanto venga riportato nelle cartelle cliniche.
Secondo l’Eurocat, che ha indagato il 23 paesi europei, nelle sole Inghilterra e Galles, tra il 2006 e il 2010, 157 bambini sono stati abortiti per il semplice difetto al palato di cui sopra, emendabile con chirurgia plastica abbastanza di routine, ma al Ministero della Sanità ne risultano solo 15.
Francesca Romana Poleggi
Fonte: National Right to life News