Ci sentiamo in dovere di dar voce alla piazza del 20 giugno che si è espressa chiaramente per la famiglia, contro il disegno di legge Cirinnà e la legalizzazione del matrimonio gay e di qualsiasi tipo di unioni civili.
Ci sentiamo in dovere di agire concretamente in tal senso. Per questo abbiamo presentato la petizione (che potete leggere qui)
E potete firmare qui :
Questo è il nostro comunicato stampa sulla questione che è nata circa la posizione della CEI in materia:
“Abbiamo ottenuto il chiarimento che speravamo di avere”, afferma Toni Brandi, presidente di Pro Vita Onlus. La CEI smentisce l’ipotesi che possa accettare un qualche compromesso sulle unioni civili. Il segretario della Conferenza Episcopale Italiana ha infatti dichiarato che qualunque compromesso o patto tra governo e vescovi è “del tutto infondato” ed ha colto l’occasione per spronare il governo a fare di più per la famiglia. “Questo chiarimento”, ha concluso il presidente Brandi, “era necessario e dovuto anche per rassicurare il milione di persone di Piazza San Giovanni che sono giustamente convinte che la CEI non le abbandonerà e non accetterà compromessi sul DDL Cirinnà”. Ed è perciò che Pro Vita, insieme alla Manif pour Tous, il Movimento per la Vita, AGE, Agesc, Adinolfi/Voglio la Mamma ed i Giuristi per la Vita, ha appena lanciato una petizione contro il Disegno di Legge Cirinnà che interpreta lo spirito della piazza del 20 Giugno e del popolo del buonsenso.
Raccogliamo in questa pagina le principali reazioni dei media su tutta la vicenda.
Questa un’intervista a Radio Kolbe rilasciata da Toni Brandi:
Redazione