Quasi 250 famiglie assistite, 72 bimbi nati (alcuni dei quali destinati all’aborto), 12 famiglie ospitate in altrettanti appartamenti. Il tutto grazie al lavoro di 117 volontari impegnati per 3.220 ore. Questi i numeri più significativi dell’attività svolta nel 2012 dal Cav, il Centro aiuto alla vita di Vimercate. “Al di là dei numeri, che sono comunque importanti, è giusto sottolineare come l’attività del Cav anche nel 2012 sia cresciuta, nonostante la crisi – ha spiegato il presidente Michele Barbato presentando il bilancio dello scorso anno – ci sono, quindi, le premesse per proseguire al meglio. Per farlo è anche necessario che il Cav potenzi la rete di collegamento con le altre associazioni e realtà del territorio anche perchè i bisogni cominciano ad essere sempre più corposi. Senza naturalmente snaturare la missione del Cav che è quella di aiutare mamme incinte in difficoltà o donne che devono crescere bimbi piccoli in condizioni ambientali, sociali e familiari difficili”.
Un passo importante in questa direzione è stato compiuto nel 2012 con l’inaugurazione della “Casa di Chiara”, in via Motta, lasciata in eredità da Chiara Farina, commerciante molto vicina al “Cav”, scomparsa nel 2006. Lo stabile, inaugurato a settembre, può ospitare quattro mamme con rispettivi bambini. Un traguardo che i volontari hanno voluto celebrare anche con una pubblicazione, intitolata “Nel mondo di Chiara”, dedicata alla benefattrice. La casa quindi c’è, funziona, ma ancora non è stata del tutto pagata. Ed è per questo che Barbato ha colto l’occasione per rilanciare la campagna “Un mattone per...”, in collaborazione con la “Banca di Credito Cooperativo” di Carugate. Si tratta di una sottoscrizione che consente a chi lo vuole di acquistare simbolicamente un mattone della casa, aiutando nel concreto a pagare il mutuo sottoscritto dal “Cav” per la riqualificazione.
Fonte: Giornale di Vimercate