Siamo pronti a mobilitare i genitori di tutte le scuole medie di Roma in cui si svolgeranno i progetti del bando sull’educazione sessuo-affettiva finanziato dal Comune di Roma con 420.000 euro e appositamente scritto per favorire l’ingresso nelle classi degli attivisti LGBT. Impediremo al movimento arcobaleno di indottrinare i figli dei romani raccontando che si può cambiare sesso o nascere da due padri o due madri. Per questo è importante che il Governo agisca per tutelare, con un norma ad hoc, la libertà educativa dei genitori come stiamo chiedendo con una petizione popolare e con la nuova Campagna "Mio Figlio No”.
Così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus, in merito alle dichiarazioni di Marilena Grassadonia, responsabile dell’Ufficio Lgbt+ del Comune ed ex presidente di “Famiglie Arcobaleno”, per l’arrivo di oltre 100 proposte di progetti per il bando che si è chiuso qualche giorno e lanciato dall’Amministrazione Gualtieri per l’educazione sessuo-affettiva da attuarsi nelle scuole medie di tutti i Municipi della Capitale.