12/11/2022 di Francesca Romana Poleggi

RU 486: per sapere la verità l'amministrazione Biden è stata denunciata

L'amministrazione Biden è stata citata in giudizio dall'associazione Judicial Watch  che accusa il Dipartimento della salute e dei servizi umani (HHS) degli Stati Uniti di aver ripetutamente ignorato le sue richieste di documenti sulla RU486 ai sensi del Freedom of Information Act.
L'organizzazione ha richiesto documenti sulle recenti ricerche e sui test sul mifepristone, nonché sui rapporti tra l'HHS e i produttori della pillola abortiva, DANCO e GenBio, perché dal dicembre 2021, l'HHS ha consentito la vendita della RU 486 per posta, senza alcun contatto diretto con la paziente. Judicial Watch ritiene che non sia stato studiato a sufficienzail "pesticida umano" e i suoi effetti prima di espanderne l'uso in tal modo (che tra l'altro moltiplica il rischio di uso inappropriato e di coercizioni sulla donna incinta).
È  vergognoso, secondo l'associazione, che sia stata necessaria una citazione in giudizio presso un tribunale federale per ottenere informazioni di base sulla sicurezza sulla pillola abortiva, che viene presentata alle donne come una caramella. A febbraio avevano chiesto ufficialmente  dei chiarimenti in materia direttamente all'Amministrazione, che non si è degnata di rispondere.
E le donne meritano di essere informate in modo veritiero, corretto e completo.
 
Negli Stati Uniti, la FDA aveva collegato il mifepristone  ad almeno 26 decessi di donne e a 4.000 gravi casi di complicazioni, tra il 2000 e il 2018. Tuttavia, sotto il presidente Barack Obama,  la FDA ha smesso di richiedere la segnalazione degli eventi avversi. Quindi non si conoscono i dati dal 2018 ad oggi, anche se studi recenti indicano che  gli effetti avversi sono  più comuni  di quanto affermano gli attivisti dell'aborto: una donna su 17 necessita di cure ospedaliere. In tutto il mondo occidentale le complicazioni e le morti post aborto sono nascosti, censurati e sottostimati. In particolare le complicazioni (gravi) post RU 486, che è dimostrato essere per le donne più letale dell'aborto chirurgico (per i bambini, le prime vittime dell'aborto, non cambia niente). 
Per saperne di più, chiedete a [email protected]  il nostro libro Aborto: dalla parte delle donne, scritto da Lorenza Perfori, ricco di una vasta bibliografia,  e supervisionato da un clinico e cattedratico di fama internazionale come il professor Giuseppe Noia del Policlinico Gemelli di Roma. 
 
 
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