La RU486 è la pillola abortiva, quella che sottoforma di Cytotec molte donne disperate acquistano online, quella che le pseudo-femministe come Emma Bonino vorrebbero fosse liberalizzata ulteriormente, come hanno fatto con la Norlevo e l’ellaOne (pillole del giorno dopo).
A loro, alle pseudo-femministe, dà fastidio che oggi la legge italiana richieda che la RU486 venga somministrata in ospedale e che lì debba espletare il suo effetto morifero.
Con la liberalizzazione della RU486, in pratica, le pseudo-femministe pretendono che l’aborto avvenga “comodamente” a casa, magari in solitudine, senza assistenza medica per far fronte agli effetti che ha e ai possibili rischi cui incorre la madre: insomma, un impiccio in meno a carico del SSN e il ritorno dei pericoli dell’aborto clandestino.
Si capisce, allora, perché le chiamiamo “pseudo”-femministe.
Il dottor Anthony Levantino è un medico che ha praticato 1200 aborti (nei sottotitoli del video c’è un refuso, c’è scritto 12.000) prima di pentirsi e di diventare un militante pro life.
In questo video realizzato dal Live Action spiega chiaramente come funziona la RU486 e quali conseguenza comporta per la madre e quale rischi corre la sua salute.
Redazione
PS: Vedrete che la RU486 comporta l’assunzione di due pillole a una certa distanza l’una dall’altra. Se dopo la prima pillola la madre ci ripensa e vuole salvare il suo bambino, può farlo: esiste un antidoto che funziona davvero, ma che le pseudo-femministe e chi lucra sulla morte dei bambini, ovviamente, vogliono censurare.