Un articolo di Quotidiano Sanità ci apre gli occhi una tematica importante per la salute fisica delle donne: l’abuso degli interventi di isterectomia (asportazione dell’utero dovuta a un tumore).
Il 2 febbraio il Centro di Endoscopia Ginecologica “Arbor Vitae” ha organizzato, a Roma, una tavola rotonda in cui ha presentato dati che mostrano che, su 70 mila isterectomie che vengono effettuate ogni anno in Italia, 50 mila sono eseguite per malattie benigne.
Perciò quelle realmente necessarie, perchè in presenza di un tumore uterino, sarebbero meno del 18% di quelle che realmente vengono praticate.
Inoltre, pare che un tale abuso di isterectomia avvenga più frequentemente nei piccoli centri del Sud Italia ed in particolare verso le donne dal basso ceto sociale.
A tal proposito, “Arbor Vitae” ha proposto di istituire un tavolo tecnico con il Ministero della Salute, le Regioni, ospedali/cliniche private convenzionate, società scientifiche e associazioni dei pazienti al fine di approfondire meglio la questione e definire una linea comune con cui affrontare i fibro-miomi uterini.
In questa sede Ivan Mazzon, presidente di “Arbor Vitae”, ha evidenziato l’importanza, per la salute della donna, di «fermare il dilagare di isterectomie improprie e interventi chirurgici inutili, salvaguardare l’utero e procedere al trattamento solo di casi sintomatici. Quindi, largo alle tecniche più innovative ma conservative come la chirurgia isteroscopica o la miomectomia ad ansa fredda».
Per questo motivo sono state messe a punto delle “Linee Guida/Raccomandazioni sulla diagnosi e trattamento delle Fibromiomatosi” al fine di inquadrare ogni singolo caso con approccio personalizzato.
È importante che tali misure siano adottate con rigore e professionalità perchè salvaguardare la salute della donna implica anche proteggere la sua capacità riproduttiva. Speriamo che sia sempre meno necessario dover ricorrere a questa pratica e che il bene della maternità sia tutelato il più possibile.
Luca Scalise
per un’informazione veritiera sulle conseguenze fisiche e psichiche dell’ aborto