Il mondo intero sta reagendo: sono tantissime le persone che non si rassegnano a veder morire il piccolo Charlie Gard, di soli dieci mesi.
È di poco fa la notizia che Trump sta tentando di aiutare la famiglia Gard, dopo il tweet dei giorni scorsi, mentre Alfano avrebbe sentito il Ministro degli Esteri britannico, Boris Johnson, che nega sia possibile accogliere la richiesta di portare Charlie in Italia.
Degna di nota è anche la presa di posizione della premier Theresa May, secondo cui i medici dell’ospedale dove Charlie è ricoverato devono prendere in considerazione tutte le possibili offerte che giungono dal mondo.
Noi non ci arrendiamo, perché abbiamo visto come la pressione mediatica possa influire: Charlie doveva morire venerdì 30 giugno, eppure così non è stato...
Il caso del piccolo Charlie, condannato a morte della CEDU, trova spazio su gran parte delle maggiori testate internazionali e sui social gli hashtag non si contano più: #CharlieGard, #Charliesfight, #CharliesArmy, #Pray4Charlie...
ProVita Onlus ne ha lanciato un altro #CharlieGardARoma per fare pressione sul governo italiano affinché Charlie venga portato in Italia e ricoverato all’Ospedale Bambin Gesù.
In tutto questo ognuno può fare la propria parte, può far sentire la propria voce, anche Tu!
Ti chiederei quindi tre cose, per Charlie e per gli altri bambini come lui:
- scrivi al Governo italiano tramite email ([email protected]) o su Twitter (https://twitter.com/Palazzo_Chigi), chiedendo che intervenga anche in via diplomatica per accogliere Charlie a Roma al Bambin Gesù (così intanto sta al sicuro, in attesa che possa essere avviata una eventuale terapia sperimentale)
- rispondi a questo appello realizzando un video o scattandoti una foto mostrando l’hashtag #CharlieGardARoma e condividendolo sulla nostra pagina facebook “ProVita Onlus” e sul tuo profilo personale
- scrivere alla regina Elisabetta tramite Facebook e utilizzando l’hashtag #Queen4Charlie
Grazie per quanto potrai fare per salvare la vita del piccolo Charlie: ognuno di noi è indispensabile!
Toni Brandi
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