Più volte nel corso di questa legislatura, Matteo Salvini ha deplorato la pratica dell’utero in affitto. Stavolta però il segretario della Lega ha preso un impegno pressoché formale. Lo ha fatto, in prima battuta firmando la prefazione del libro dell’europarlamentare leghista Simona Baldassarre, dal titolo “Il mondo di sotto. Donne sfruttate e bambini venduti”.
A margine della presentazione del volume, avvenuta ieri sera a Roma, al Palazzo Brancaccio,Salvini ha dichiarato: «Mi prendo personalmente, come segretario della Lega, come padre e come italiano, l’impegno a portare avanti in Parlamento e fuori dal Parlamento, quindi coinvolgendo i cittadini, una battaglia affinché l’utero in affitto diventi un reato a livello internazionale». Il segretario della Lega ha quindi rimarcato: «Comprare i bambini e sfruttare il corpo delle donne è un reato in Italia e nel mondo e su questo non cambieremo mai idea, speriamo che tutto il Parlamento sia della nostra stessa idea».
Quella contro l’utero in affitto, ha spiegato Salvini a Pro Vita & Famiglia, non è una questione politica ma «una battaglia, sociale, una battaglia di civiltà. Affittare il corpo di una donna – ha aggiunto – per comprarsi un bambino bello, biondo, con gli occhi azzurri è fuori dal mondo e fuori dal diritto». Alla nostra domanda sulla possibilità di determinare in Parlamento una maggioranza trasversale su questo tema, Salvini ha risposto: «Lavorerò per questo».
Nel corso della presentazione del libro, il segretario della Lega ha ricordato: «Ci sono centinaia di bambini che attendono mamme e papà veri». Ha quindi espresso l’auspicio che si possa per questo «velocizzare le adozioni nazionali e internazionali» e che, in televisione, «tra mille trasmissioni che parlano del nulla possa esserci una serata che parli di questo tema». Mentre «a parole, non trovi uno che ti dia torto» nella condanna dell’utero in affitto, «nei fatti» questa discussione «mette in difficoltà alcune parti politiche». Per una certa sinistra che manifesta per i diritti delle donne, vedere che certe battaglie «le fa la destra», determina «problemi di coscienza».
Di seguito Salvini ha ribadito il suo sostegno a una legge sull’affido condiviso: «I bambini – ha detto – hanno diritto all’affetto della mamma e del papà» in egual misura. Il segretario della Lega ha quindi elogiato il lavoro dei Centri di Aiuto alla Vita, senza i quali «la denatalità sarebbe stata ancor più drammatica». Tornando sull’utero in affitto, ne ha riconosciuto la natura eugenetica: il desiderio di taluni di selezionare biologicamente il «bambino biondo» con l’«occhio azzurro, a me ricorda il nazismo», ha commentato Salvini.
Quella sull’utero in affitto, come pure la lotta alle droghe, contro il suicidio assistito o il ddl Zan, non è una «battaglia partitica» ma «sociale». In questo ambito, ha sottolineato, serve una «battaglia epocale», una «rivoluzione culturale». Di fronte a queste istanze e a determinati principi anche «i nostri figli», adolescenti dal look stravagante e dai «capelli colorati – ha auspicato – non faranno passi indietro».
«Sulla manovra di bilancio possiamo trattare ma sulla vita non si può trattare: non giudico gli altri ma penso che siamo dalla parte giusta della storia e che vinceremo noi», ha poi concluso il segretario della Lega.