Il buono scuola, il Fonags, il vademecum per i genitori. Maria Rachele Ruiu, portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus e di Generazione Famiglia – il braccio operativo della stessa onlus all’interno del mondo scolastico - illustra tutto ciò che c’è da sapere per essere protagonisti nella scuola e affinché i genitori possano tutelare il loro primato educativo.
Il ministro Valditara ha rilanciato non molto tempo fa la proposta del buono scuola: qual è la sua opinione in merito?
«Plaudiamo a questa proposta, sperando che possa essere attuata la “famigerata” legge Berlinguer. Oggi è necessario come non mai essere liberi di educare, cioè avere uno sguardo di libertà autentico che non discrimina e che accoglie incondizionatamente e avere il desiderio che i nostri figli siano educati alla libertà, quella vera, cioè la libertà di fare il bene; significa trovare in questa libertà la felicità e la libertà educativa propria della famiglia, che è il luogo eccellente di custodia del futuro. Ciò passa per due decisivi pilastri, il primo dei quali risiede proprio nella libertà di poter scegliere quale scuola per i propri figli, a prescindere, tra l’altro, dalle proprie condizioni socio-economiche. Oggi, troppo spesso, molte famiglie non possono scegliere liberamente perché non hanno la possibilità di assumersi la retta della scuola pubblica paritaria. Il secondo pilastro riguarda la libertà di educazione, ovvero la libertà che devono assumersi i genitori rispetto alle colonizzazioni ideologiche che insistono sulla scuola, divenuta – ahinoi, troppo spesso – un terreno di scontro e di rivendicazioni politiche ideologiche. L’auspicio è che ci sia una riforma davvero radicale, che realizzi un sistema di scuole autonome libere e che sia data alla famiglia la possibilità di scegliere la scuola dove spendere i soldi per l’istruzione dei figli. Cominciamo allora a fare a gara per garantire un’offerta formativa migliore per tutti, anche per i più poveri. Tra l’altro, stando ai numeri, lo Stato ci guadagnerebbe, quindi penso che sia fondamentale che venga veramente attuata questa riforma».
In che modo i genitori dovrebbero impegnarsi in ambito scolastico?
«Da un lato è urgente che sia riconsegnato ai genitori il diritto di priorità educativa sui figli e quindi una scelta libera da condizioni economiche, ma anche certificare che, per un’educazione foriera di benessere, è fondamentale l’alleanza educativa tra la scuola e la famiglia. Quindi, la scuola è chiamata ad integrare l’educazione della famiglia, mai a contrastarla o addirittura a sostituirsi ad essa. Tuttavia, è necessario farlo confutando, informando, informandosi e quindi anche, ad esempio, contrastando quella che è la prospettiva di genere e i suoi approcci sperimentali clamorosamente dannosi. Quindi è importantissimo che la scuola riconosca l’articolo 30 della Costituzione che riconosce il diritto dei genitori riguardo l’educazione dei propri figli. Contemporaneamente è necessario che i genitori riassumano in prima persona il ruolo di protagonisti e che tornino a occuparsi del luogo dove i figli spendono la maggior parte del loro tempo. È ottobre, a breve, ci saranno le elezioni per i rappresentanti di classe e, in alcune scuole, anche quelle per i consigli d’istituto che si rinnovano ogni tre anni. È finito il tempo in cui era possibile firmare cambiali in bianco per la scuola…».
Pro Vita & Famiglia ha redatto un vademecum proprio per dare ai genitori le info utili su come diventare protagonisti nel mondo della scuola e tutelare il proprio diritto al primato educativo: quali sono i contenuti di tale documento?
«Il vademecum per genitori nella scuola è uno strumento eccezionale per conoscere il funzionamento degli istituti scolastici e del nostro sistema scolastico e per scoprire come poter tutelare al meglio e il diritto di priorità educativa e libertà educativa delle famiglie in collaborazione con la scuola dei nostri figli e con uno sguardo privilegiato per il dibattito sul gender. Il vademecum è uno strumento preziosissimo perché dentro ci si possono trovare tutte le informazioni utili delle domande, le risposte a tutte le domande che ci hanno fatto i genitori in questi ultimi quindici anni per partecipare attivamente alla vita della scuola. In particolare, nell’ultima parte ci sono dei moduli facsimile e dei riferimenti normativi che permettono di esercitare il diritto di priorità educativa della scuola».
Generazione Famiglia è all'interno del Fonags, di cosa si tratta?
«È il Forum Nazionale delle associazioni maggiormente rappresentative dei genitori nella scuola, compresa Generazione Famiglia. È incardinato presso il ministero dell’Istruzione ed è il luogo dove prende forma l’alleanza educativa tra scuola e famiglia e generazione e allo scopo proprio di dare piena attuazione a questa alleanza educativa».
Cosa fa e per cosa si batte?
«Generazione Famiglia è il braccio operativo del mondo della scuola per Pro Vita & Famiglia. Si fonda sull’articolo 26 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'uomo che afferma che i genitori hanno diritto di priorità nella scelta del genere di istruzione da impartire ai propri figli, ma soprattutto sull’articolo 30 della Costituzione italiana che afferma che è dovere diritto dei genitori mantenere, istruire, educare i figli, anche se nati fuori dal matrimonio. Generazione Famiglia si impegna per la promozione dei diritti umani, del diritto allo studio, della libertà educativa dei genitori, del diritto di ciascuno di veder riconosciuta la propria intrinseca dignità, del diritto allo studio, all’inclusione di studenti fragili e disabili, del diritto a non subire discriminazioni, ingiustizie o forme di emarginazione sociale per motivi di età, etnia, cultura, credo religioso, opinioni personali, disabilità fisiche o psichiche. Siamo un’associazione di mamme, papà, figli, nonni, insegnanti, esperti, educatori e formatori che si occupano di scuola. Essendo il braccio operativo nel mondo della scuola per Pro Vita & Famiglia, condividiamo i valori della difesa e della difesa del diritto alla vita dal concepimento alla morte naturale e la promozione della famiglia».