Mandare i propri figli a scuola non è più una garanzia di “buona” educazione. Anzi, in certi casi si potrebbe ormai affermare che certe scuole sono una certezza di dis-educazione: si pensi al piano didattico, con un programma sempre più scadente (ah, la meritocrazia...!), ma anche al piano legato alla crescita umana degli alunni, così minacciato dall’ideologia gender e da altri correnti non utili per un sano e armonico sviluppo.
Data quindi questa situazione, quest’anno scolastico ulteriormente appesantita dall’obbligo vaccinale, sono sempre di più i genitori che alla scuola decidono di rinunciare, assumendosi in prima persona la responsabilità di istruire i propri figli. Questa possibilità, in Italia, è garantita dagli articoli 30, 33 e 34 della Costituzione.
Di fronte alla scelta di non usufruire della scuola pubblica, statale o privata, le possibilità rimangono due: la scuola parentale, che prevede una figura docente selezionata dai genitori e un gruppo classe più o meno numeroso, oppure l’Homeschooling, ossia l’educazione impartita a casa dai genitori (solitamente dalla mamma).
In tale ottica, riceviamo notizia e rilanciamo, dall’Associazione Famiglia di Marca di Treviso (di cui abbiamo fatto cenno qui) la nuova iniziativa a Lanzago di Silea (TV), legata alla Fraternità San Pio X:
- Homeschooling: i genitori, in diretta da casa, riceveranno via internet, le istruzioni sui compiti da assegnare ai loro figli giornalmente. Verrà garantito il supporto a distanza della Dott.ssa Maria Chiara Nordio;
- Scuola Parentale fisica, con particolare attenzione per i bambini BES (bisogni Educativi Speciali): le lezioni si svolgono ogni mattina dalle 8:30 alle 12:30 (un’ora di questo tempo verrà dedicato all’insegnamento della dottrina cristiana e alla preghiera).
Per informazioni più dettagliate è possibile contattare Nicola Pasqualato al cell: 338 916 2234.
Redazione
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